
Fare coming out nel mondo del calcio non è cosa facile, lo sanno bene otto calciatori gay inglesi che al Daily Star hanno espresso la loro preoccupazione.
Secondo il giornale, in Inghilterra ci sarebbero ben otto calciatori gay che hanno già fatto coming out ai compagni di squadra e alla Professional Footballers’ Association (PFA) ma che non hanno ancora trovato il coraggio di farlo pubblicamente. Il motivo? Quello che potrebbe succedere dopo:
Il pericolo non è tanto nel coming out, ma soprattutto per quello che accade dopo.
Abbiamo le prove che i giocatori non hanno problemi all’interno dei propri club, ma dopo sì.
Al momento c’è ancora una grossa barriera: se poi il calciatore comincia a non giocare bene, allora iniziano subito dei collegamenti astrusi connessi alla sua sessualità.
![Robbie Rogers gay calciatore]()
Robbie Rogers: "Dopo il coming out è impossibile restare nel calcio"
La spiegazione arriva da Chris Basiurski, direttore del Gay Football Supporters’ Network e trovano conferma anche nelle dichiarazioni del calciatore gay Robbie Rogers che ha, più volte, sottolineato come sia difficile tornare a giocare a calcio dopo aver fatto coming out:
Forse molti dei tifosi non sono omofobi, ma credo che se avessi rivelato la mia omosessualità mentre ancora giocavo la cosa non sarebbe passata inosservata.
Se avessi giocato bene, i fans e forse anche i media avrebbero notato che il calciatore gay gioca bene. Se avessi giocato male, sarebbe successa la stessa cosa e anche di più.
Tutto avrebbe ruotato attorno alla mia omosessualità.
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Fonte: GAY.tv