![Ezra Miller sull'essere gay: l'attore di Noi siamo infinito è la nuova icona queer [FOTO]]()
Con quasi 6 mesi di ritardo sugli Usa, finalmente il film Noi siamo infinito ( titolo originaleThe Perks of being a wallflower, tratto dall'omonimo libro cult dello scrittore Steven Chbosky, che per l'occasione ne è anche regista) esce nei cinema italiani il 14 febbraio.
Il cuore pulsante della trama, tutta tesa a narrare la tragica normalità e la difficoltà del sentirsi diversi (e soli) da adolescenti, è costituito da tre dei giovani attori più interessanti in circolazione, Logan Lerman (Percy Jackson), Emma Watson (la saga di Harry Potter) ed Ezra Miller.
E se Logan Lerman ed Emma Watson sono dei volti abbastanza noti per il pubblico italiano, Ezra Miller è la vera rivelazione che in buona parte deve la sua fama precedente al meraviglioso ...e ora parliamo di Kevin, film del 2012 con Tilda Swinton e John C. Reilly che indaga sulla mente oscura di un ragazzo - Kevin, Ezra Miller - alle prese con il difficile rapporto con la madre e la cui storia culmina con un estremo atto di violenza scolastica.
In Noi siamo infinito Ezra Miller è Patrick, un giovane ragazzo gay, estremamente consapevole e a tratti spavaldo (memorabile l'intepretazione di Frank-n-furter nel Rocky Horror Show con Ezra in reggicalze e rossetto), ma che rivela nel corso della storia tutta la sua fragilità. Grazie anche a questa intepretazione cult ed al suo recente coming out fatto sulle pagine di Out ("Sono queer - aveva raccontato questa estate al magazine gay - ho un sacco di fantastici amici di diversi sessi e generi") Ezra Miller è quanto di più vicino ad una moderna icona gay 2.0, che sfugge la catalogazione classica ed è il meraviglioso ritratto di una generazione che non rientra in nessuno schema perché da sempre è abituata a interpretare fluidamente la vita e la propria identità (Qui tutta l'intervista ad Out, leggere per credere). Un esempio per tutti, lo splendido servizio fotografico di Autumn De Wilde per Papermag in cui Ezra Miller veste i capi delle collezioni donna Anna Sui, Burberry, Comme Des Garcons, Alexander Wang. Tacchi inclusi.
Ci piace farvi leggere anche una intervista più recente di Ezra Miller, rilasciata a Tomas Mournian dell'Huffington Post, in cui l'attore parla del suo prossimo ruolo nel film adattamento del capolavoro di Flaubert Madame Bovary, della sua omosessualità e del bullismo subito. Ma anche della bellezza. Racconta Miller:
Sono stato aggredito un paio di volte. Una volta ero ad un concerto a New York City di una band hardcore. Io indossavo una giacca di velluto verde, e stavo facendo una specie di passo swing nel pogo. Quando sono uscito dal pogo dalla folla qualcuno mi ha dato un colpetto sulla spalla, e tutto quello che ho sentito è stata la parola, ‘Finocchio’. Poi ho sentito un pugno in un occhio.
La seconda volta invece Ezra parla di insulti ricevuti per l'abbigliamento:
La seconda volta indossavo una giacca di pelliccia stampa leopardo. Mi piaceva molto. Era in Hoboken, N.J., dove vivono i miei genitori. Un ragazzo mi ha afferrato per la giacca e mi ha detto “Che cazzo è questa giacca?" E ho risposto: “è una giacca che ho addosso.” E lui: “Con che razza di gente vai in giro?” Ho risposto: "Con mia madre. E stiamo solo andando a cena fuori. Per favore mi lasci andare?" Rispose: “Cosa? Mia madre? Mia madre?” Stava per lasciarmi andare e io ho risposto: “Senti amico, sei confuso e mi dispiace, ma lasciami andare".
Ed il commento di Miller è sintomo proprio di quella leggerezza che è anche un po' ravvisabile nel suo personaggio in Noi siamo infinito. Nel commentare i due episodi Ezra dice: "Non sapeva proprio più che carte giocare: la carta della mamma; la carta del "sei una fighetta"; la carta del "ma come ti vesti". Il primo era più preciso almeno. Il secondo doveva un po' approfondire la sua omofobia".
![Ezra Miller veste Prada nella foto di Out Magazine]()
Nell'intervista Miller discute anche di quanto, in questo momento, tanti attori siano più disposti ad interpretare ruoli gay nel cinema come Matt Damon e Michael Douglas in Liberace oppure James Franco in Cruising. Secondo Ezra dopo anni di silenzio il mondo del cinema sta cambiando e oggi non è più diffamatorio interpretare un ruolo gay perché oggi non sono più delle vittime “ma veri e propri personaggi meravigliosi.”
Il prossimo film di Ezra Miller sarà appunto Madame Bovary, diretto da Sophie Barthes, e reciterà al fianco di un altro talento emergente di Hollywood, Mia Wasikowska (Alice in Wonderland): “Nel film sono Leon ed ho una storia d'amore con Madame Bovary. Ho amato quel libro per molto tempo. […] sarà un film oscuro, tragico e sexy. E meraviglioso allo stesso tempo. Sono molto eccitato dalla visione di Sophie Barthes di questa storia”.
Sul privilegio dell'essere belli, giovani e famosi, che è al centro del Vanity Fair Hollywood Issue 2013 che vede anche Ezra Miller come protagonista, l'attore si interroga sul valore del privilegio e sull'origine di tale ossessione:
La bellezza fisica è come una ultima frontiera. (...) Gran parte dell'industria cinematografica si basa sul come appaiono le persone e che le persone che sono belle sono superiori. E' come avere dei privilegi tipo l'essere bianco o l'essere libero dalla povertà. Credo che sia essenziale riconoscere tutte le opportunità e gli squilibri che ne derivano ma poi penso che sia più importante cercare di affrontare dove siano le radici di questi privilegi e le disuguaglianze conseguenti. (...) E l'etichetta di essere bello alla fine non è di aiuto per nessuno - è solo un altro schema del quale siamo diventati prigionieri.
E ci pare proprio di capire che, finalmente, è nata un'icona gay che rifugge dagli schemi. Finalmente!
Fonte: GAY.tv