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Cruising e sesso gay occasionale, arriva il documentario shock [FOTO]

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Cruising e sesso gay occasionale, arriva il documentario shock [FOTO]


Si chiama Sex With Strangers, sesso con sconosciuti, ed è un documentario fotografico che esplora la scena underground del gay cruising, all'aperto, nelle saune e ovunque gli uomini si incontrino con un unico scopo: fare sesso.

Il fotografo Lee Price ci ha messo due anni e ha raccolto gli scatti in un libro di 100 pagine. Che getta una nuova luce sui luoghi dove gli uomini vanno in cerca di sesso occasionale, anonimo e discreto.

Ma il cruising riguarda solo i gay? No, secondo il fotografo che ha raccontato all'Huffington Post:
Il cruising permette a molti uomini di allontanarsi dalle loro vite conformiste, eterosessuali, e di esplorare fantasie soppresse. Si tratta di un soggetto delicato, quindi molte immagini sono state scattate di nascosto all'insaputa dei soggetti. C'è un aspetto molto voyeuristico in questo progetto. 

A completare l'effetto voyeur non mancano frammenti di conversazioni realmente ascoltate...

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Glory Hole: ecco perché non moriranno mai 

Fonte: GAY.tv


Sochi, la polizia picchia un ragazzo gay al passaggio della fiaccola olimpica [VIDEO SHOCK]

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Sochi, la polizia picchia un ragazzo gay al passaggio della fiaccola olimpica [VIDEO SHOCK]


Passa la fiaccola olimpica a Voronezh e la gente assiste al suo passaggio ai lati di una strada innevata, sventolando bandiere. La torcia è quella che accenderà i Giochi Olimpici invernali di Sochi (7-23 febbraio). All'improvviso un ragazzo fa un passo fuori dalla folla, regge una bandiera arcobaleno. Tempo due secondi e gli uomini della sicurezza olimpica gli sono addosso, lo afferranno alle spalle e lo atterranno brutalmente.

Il ragazzo si chiama Pavel Lebedev ed è appena adolescente. Dopo l'assalto viene trattenuto dalle forze dell'ordine tra i fischi della folla, il tutto per una protesta silenziosa e pacifica che non disturbava in alcun modo il passaggio della fiaccola olimpica. Il video è stato messo in rete dai suoi amici per protesta.

Questa è la Russia anti gay di Putin, questo il clima che circonda Sochi 2014. Giudicate voi stessi dal video:

 

 

 

 


 

Fonte: GAY.tv

"A volte l'altro sei tu", la nuova campagna contro l'HIV che fa riflettere [FOTO]

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"A volte l'altro sei tu", la nuova campagna contro l'HIV che fa riflettere [FOTO]

Nps Italia Onlus, network italiano di persone sieropositive, in collaborazione con ALL e PicNic, torna a parlare di prevenzione con la nuova campagna: A VOLTE L’ALTRO SEI TU.

Pensi sempre che succeda a qualcun altro... ma spesso non è così. Proprio come è capitato ai soci di NPS Italia Onlus, composta esclusivamente da persone sieropositive attive nel campo della prevenzione, dell’informazione e del supporto per le problematiche legate all’HIV-AIDS.

LEGGI LE LORO STORIE


Questo il messaggio di Nps Italia Onlus che vuole, ancora una volta, attirare l’attenzione sul tema della prevenzione dall’HIV.

“A VOLTE L’ALTRO SEI TU e anche per questo prevenire continua essere incredibilmente meglio che curare” racconta Rosaria Iardino, presidente onorario di NPS Italia Onlus “Perché non è finita la battaglia contro l’AIDS, perché si deve combattere tutti i giorni, perché non succede sempre agli altri di ammalarsi, perché A VOLTE L’ALTRO SEI TU”.

“Una campagna semplice” racconta Niccolò Brioschi, partner e direttore creativo di PicNic “che punta a far riflettere e a sottolineare una grande verità: si pensa sempre che succeda a qualcun altro lontano da noi e a sottovalutare così le conseguenze delle nostre azioni. Ma proprio come dice il claim della campagna: A VOLTE L’ALTRO SEI TU.  PicNic crede nella prevenzione ed è per questo che ha scelto di sostenere NPS Italia Onlus, Network Persone Sieropositive, con questa campagna di sensibilizzazione”.

A VOLTE L’ALTRO SEI TU parte dal web e dai social network per arrivare in giro per l’Italia, anche grazie al supporto dei più importanti musei e fondazioni d’arte contemporanea che si sono impegnate a diffondere il progetto tramite cartoline e materiale informativo. Tra questi: MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma; GAM Galleria Civica d‘Arte Moderna e Contemporanea Torino; PECCI Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato.

 

 

Fonte: GAY.tv

Essere sieropositivi oggi: la storia di Luca

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Essere sieropositivi oggi: la storia di Luca

Continua il nostro viaggio nelle vite degli Italiani sieropositivi, in collaborazione con NPS Italia Onlus. Questa settimana, Luca ci racconta la sua storia. 

Luca

Mi chiamo Luca Negri, ho 51 anni e lavoro presso un SERT alla AUSL di Budrio di Bologna, dove gestisco un polo informativo su HIV. Sono HIV+ dal 1986 e in terapia dal 1993.

1. Perché hai deciso di andare a fare il test?

Dovevo entrare in comunità e comunque come tossicodipendente in quegli anni era molto alto il rischio che fossi sieropositivo all'HIV...infatti!

2. Ci hai messo tanto a deciderti?

No, ci sono andato subito.

3. Qual è stata la tua prima reazione quando hai scoperto di essere sieropositivo?

Ho letto il risultato sulla strada davanti all'ospedale senza nessun counseling e comunque me lo aspettavo, diciamo che sul momento la mia reazione è stata abbastanza neutra visti anche i problemi di dipendenza che avevo.

4. La prima persona a cui l'hai detto?

Madre, fratello e amici più stretti, non ho avuto problemi a dirlo.

5. La persona a cui hai fatto più fatica a dirlo?

Anni dopo ad una ragazza con cui avevo avuto rapporti sessuali non protetti.

6. Hai sentito le persone che pensavi potessero essere a rischio (i tuoi ex, qualcuno con cui avevi avuto rapporti non protetti ecc.)?

Sì, e l'unica ragazza con cui avevo avuto rapporti non protetti l'ho invitata a fare subito il test HIV e fortunatamente è risultata negativa.

7. Da 1 a 10, quanto è cambiata la tua vita ora?

Dieci, sono soddisfatto della mia vita!

8. Qual è la cosa più bella che ti è successa da quando hai scoperto il tuo stato? Un atteggiamento che ti ha sorpreso, ecc.

La cosa più bella è stata costrire il sito www.poloinformativohiv.info E sopratutto travare mia moglie Silvia (anche lei HIV+) con cui vivo da 12 anni.

9. La domanda che la gente ti fa più spesso quando scopre il tuo stato?

Come sei rimasto infettato. Ma molte persone ne prendono anche atto senza fare domande, per paura di mettermi in difficoltà.

10. Il pregiudizio più diffuso e duro a morire?

La paura del contagio rimane anche nella vita di tutti i giorni, anche da parte di persone informate e che sanno benissimo come si trasmette il virus, medici, infermieri ecc. ecc.

11. Cosa vuol dire essere sieropositivi nel 2013?

Avere una malattia cronica che si tiene sotto controllo e poter fare tutto quello che fa una persona non positiva all'HIV. E a parte il fastidio di dover assumere farmaci tutti i giorni, ormai l'aspettativa di vita è uguale ad una persona HIV negativa.

12. Perché bisogna andare a fare il test? Un consiglio e un incoraggiamento ai lettori di GAY.tv.

Scoprendo subito l'infezione e cominciando prima la terapia si può combattere ancora più facilmente il virus e tenerlo cosi sotto controllo riuscendo a vivere una vita come vogliamo. 

Fonte: GAY.tv

La macchina per essere un altro: scopri cosa si prova a essere un uomo nel corpo di una donna [VIDEO]

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La macchina per essere un altro: scopri cosa si prova a essere un uomo nel corpo di una donna [VIDEO]

Vedere il mondo con gli occhi di un altro. Oggi non è più solo un modo di dire. Si può provare veramente cosa significa essere nel corpo di un altro.

La macchina che permetteil miracolo si chiama Oculus Rift ed è un casco usato per l'esperimento immersivo chiamato Gender Swap (scambio di genere). I partecipanti (un maschio e una femmina) si scambiano virtualmente il corpo e vedono il mondo come un'altra persona. L'obiettivo? Esplorare l'idea di genere, intimità e rispetto reciproco.

I caschi infatti hanno una telecamera in soggettiva che consente di vedere quello che fa l'altra persona. Insieme si compiono movimenti sincronizzati (concordati in precedenza). L'effetto è strepitoso come si vede in questo video:

 


Oculus Rift è il progetto di una startup il cui obiettivo è "ridisegnare le fondamentali esperienze umane". La proveresti?
 

 

Fonte: GAY.tv

Le pubblicità di una volta giocavano con l'immaginario gay? [FOTO]

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Le pubblicità di una volta giocavano con l'immaginario gay? [FOTO]

In un'epoca in cui l'omosessualità era tabù, le pubblicità rivolte agli uomini sembravano strizzare molto più di oggi l'occhio all'immaginario gay?
E' il punto di partenza di una interessante riflessione di di Mirko Schillaci, che su Wired Italia ci propone una gallery che fa riflettere.

Ammiccamenti, pose seducenti e sguardi ambigui: effettivamente queste pubblicità degli anni '20 sembrano pensate per un pubblico omosessuale. O almeno curioso. 

Eppure secondo Schillaci la chiave di lettura giusta è un'altra: la sensibilità si evolve col tempo e quello che oggi viene giudicato chiaramente gay all'epoca non era percepito come tale.

Esempio eclatante è la figura del marinaio, una volta simbolo di virilità e potenza eterosessuale per eccellenza e poi diventato (grazie anche all'opera di artisti come Tom of Finland) uno stereotipo gay.

 


Fonte: Wired

 

Fonte: GAY.tv

Bruno Vespa e quel tweet infelice: "Siete gay e avete provato a diventare etero senza riuscirci"?

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Bruno Vespa e quel tweet infelice: "Siete gay e avete provato a diventare etero senza riuscirci"?

Quando si dice un tweet infelice.
Probabilmente Bruno Vespa non aveva intenzione di richiamare le infami organizzazioni che "aiutano" i gay a diventare etero, né voleva ferire la sensibilità di quegli adolescenti che, non accettando subito la loro omosessualità, scelgono di morire.
Niente di tutto questo.


Però il tweet inviato per lanciare la puntata di Porta a Porta di ieri sera, dedicata al film Tutta colpa di Freud (con Marco Giallini padre di figlia lesbica che cerca di diventare etero) ha colpito la sensibilità di molti e anche la nostra.
Non sono domande da fare con leggerezza in generale, figuriamoci su Twitter, che, come era prevedibile, si è scatenato in reazioni.

A poco o niente è servita la rettifica successiva:

 

Tweet infelice o furbo? Giudicate voi!
 

Fonte: GAY.tv

Bimba di 4 anni scrive al Primo Ministro: "Fai sposare i gay o saranno tristi per sempre"

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Bimba di 4 anni scrive al Primo Ministro: "Fai sposare i gay o saranno tristi per sempre"

Sabrina ha 4 anni ha scoperto che una coppia gay di amici dei genitori non poteva sposarsi in Australia, ma doveva andare fino a New York. Ci ha riflettuto e la cosa le è parsa ingiusta. Così ha preso un'adorabile carta da lettere con le principesse Disney, dei pastelli a cera e ha scritto al Primo Ministro australiano, Tony Abbot.

Ecco la lettera:

Che dice:

"Caro Tony Abbott,
Non togliere la ABC perché ci piace.

E lascia che i ragazzi si sposano ragazzi e le ragazze si sposano le ragazze se si amano o saranno tristi per sempre.
Grazie.
Sabrina. " 

 

La Corte Costituzionale australiana ha vietato i matrimoni gay a dicembre 2013.

 

Fonte: GAY.tv


Masterchef 3: le ricette di street food spiegate da GNAM BOX [FOTO]

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Masterchef 3: le ricette di street food spiegate da GNAM BOX [FOTO]

(immagine ©Sky )

Che puntata! E' finita da pochi minuti l'ultima sfida di Masterchef 3 Italia che ha visto l'eliminazione di Beatrice (perché non è riuscita a cuocere il pan di spagna), Ludovica 
e Michele. 

Tre eliminazioni come il numero di ricette che vi vogliamo raccontare oggi, 
tre piatti ispirati alla prova in esterna che era incentrata sui cult dello street food. 
I concorrenti, divisi in tre squadre, hanno dovuto cucinare piatti legati ai sapori asiatici, 
al tex­mex e alla cucina mediterranea.
 
Lo street­food è una delle mode scoppiate nel 2013 che sicuramente ci farà compagnia anche quest'anno. 
Se il 2013 è stato l'anno di burger e hamburgerie, sappiamo quasi per certo che il 2014 sarà l'anno della cucina asiatica e che i ramen saranno i protagonisti di questo trend. Ecco le nostre ricette:

 

BEEF BURGER 
(squadra rossa)

Ingredienti per 2 persone:

• 300 gr di carne macinata (la migliore che riesci a trovare)
• 15 gr di fiocchi di patate
• olio
• pepe

Per servire
• pane di grano duro
• lattuga
• cipolla rossa
• pomodori
• mozzarella

Versa un po’ di acqua sui fiocchi di patate (questo è il segreto per avere degli hamburger sempre soffici) e aggiungi il composto alla carne macinata. Aggiungi poi il pepe e l’olio. Impasta gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo. Crea gli hamburger con gli appositi stampi. Versa in una padella 3 cucchiai di olio e fai cuocere gli hamburger a fuoco medio. Quando gli hamburger saranno ben cotti, girali affinché si cuociano su entrambi i lati. Salali.

 

INVOLTINI VIETNAMITI 
(squadra gialla)


Ingredienti per 4 persone

• 8 fogli di pasta di riso
• 24 gamberi
• 8 foglie di lattuga baby
• germogli di soia
• spaghetti di riso
•menta fresca

Per prima cosa cuoci gli spaghetti di riso in acqua bollente per due minuti. Scolali e lasciali raffreddare. Taglia i gamberetti a metà longitudinalmente e inizia a preparare gli involtini. In un piatto (o bacinella) con acqua fredda inumidisci i fogli di pasta di riso per 30 secondi circa. Con molta attenzione toglili dall'acqua e appoggiali su uno strofinaccio asciutto. Posiziona 4/5 gamberetti, le foglie di menta, i germogli di soia, gli spaghetti e la foglia di lattuga. Ripiega la pasta su entrambi i lati prima di arrotolare. Per accompagnare i tuoi involtini prepara una salsa con 4 cucchiai di aceto di riso, 4 cucchiai di salsa di pesce, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di carota grattugiata e una tazza di acqua. Mescola tutti gli ingredienti.

 

FRITTATA CON PATATE E CIPOLLA 
(squadra blu)

Ingredienti per 2 persone

• 250 gr coste
• 4 uova
• 2 patate
• 1 cipolla piccola
• parmigiano
• sale
• olio extra vergine di oliva
• pepe

Lessa le patate in acqua bollente salata, scolale poi lasciale raffreddare. Cuoci lentamente la cipolla con abbondante olio fino a che sarà morbida facendo attenzione a non farla bruciare. Lava molto bene le coste, tagliale a pezzetti poi cuocile insieme alle cipolle fino a che saranno morbide. In una ciotola sbatti le uova con 3­4 cucchiai di parmigiano, il sale e il pepe. Aggiungi le patate tagliate a cubetti nella padella e distribuiscile uniformemente. Versa le uova nella padella e cuoci a fuoco medio basso fino a che l'impasto inizia a rapprendere. Quando il fondo è cotto e la superficie ancora leggermente liquida è il momento di girare la frittata. Aiutati con un piatto o un coperchio poi continua a cuocere fino a che anche il secondo lato sarà dorato. Servi in un piatto da portata o su di un tagliere. Ottima anche a temperatura ambiente.

 

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by
GNAM BOX -IN FOOD WE TRUST

Fonte: GAY.tv

Questi due fratelli che rifanno le foto di quando erano piccoli sono più boni o più teneri?

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Questi due fratelli che rifanno le foto di quando erano piccoli sono più boni o più teneri?

Sono cresciuti bene i fratellini Luxton, dei quali possiamo apprezzare alcune foto di ieri e oggi. E possiamo apprezzarle perché loro hanno deciso di rifarle, identiche, ma aggiornate, e condividerle sul loro tumblr.

Noi siamo perplessi... Ma quanto sono teneri? E però, quanto sono fighi? Non riusciamo a capire se ci viene più voglia di piangere o di uscire con loro! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: GAY.tv

Bevi Coca-Cola? Sei etero o omofobo...ma non gay!

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Bevi Coca-Cola? Sei etero o omofobo...ma non gay!

AGGIORNAMENTO 28/01 : Dal sito della compagnia è scomparsa la possibilità di digitare nomi, si può solo scegliere tra una lista di predefiniti. 

Share a Coke, condividi una Coca! Ma con chi? Bè coi tuoi amici, a patto che non siano gay.

La Coca-Cola è di nuovo al centro delle polemiche dopo la sponsorizzazione mai ritirata delle Olimpiadi di Sochi. Stavolta a essere attaccata è la campagna Share-A-Coke, che consente a tutti, sul sito sudafricano della compagnia, di condividere una lattina virtuale con un nome personalizzato.
Un'idea simpatica che fa appeal al nostro bambino delle elementari interiore, finché alcuni utenti hanno scoperto che digitando "gay" compare la scritta:

"Oops, facciamo finta che tu non lo abbia scritto. Per favore prova con un altro nome".

La stessa cosa succede digitando Homosexual, mentre Transexual non viene "censurato".
Impossibile anche personalizzare le lattine con insulti come "fag" (frocio) o simili. Nessun problema invece con Homophobe.

A questo punto viene da pensare che Coca-Cola consideri parole neutre come "gay" e "omosessuale" alla stregua di insulti.

Tutto riassunto in questo video:

 
Coca-Cola Sudafrica non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito a quella che potrebbe essere una scelta discriminatoria ma anche una semplice falla nel sistema. Nel frattempo, però, le critiche della comunità LGBT sono esplose sui social. 

 

 

Fonte: GAY.tv

Madonna e Macklemore cantano ai Grammy per le nozze gay in diretta (e ci fanno piangere)

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Madonna e Macklemore cantano ai Grammy per le nozze gay in diretta (e ci fanno piangere)

Avere Madonna che canta al proprio matrimonio. Anzi: avere un matrimonio. Potersi sposare. Un sogno nel sogno per molte coppie gay nel mondo, un sogno che si è avverato ieri sera per 33 coppie gay e non che si sono sposate in diretta alla 56esima edizione dei Grammy- nozze celebrate da Queen Latifah.

Sulle note di Same Love, il rapper Macklemore con Ryan Lewis e Mary Lambert hanno fatto salire la temperatura commozione. Poi la comparsa della regina Madonna, vestita di bianco, mentre le coppie si scambiavano gli anelli.

Madonna ha anche cantato Open Your Heart a celebrare l'amore delle 33 coppie di ogni età, sesso, orientamento sessuale ed etnia, perché come ha spiegato Queen Latifah introducendo Macklemore, "Questa canzone d'amore è per tutti noi, non solo per alcuni di noi". 

 

 

Fonte: GAY.tv

Il primo gatto gay abbandonato dalla padrona a causa delle leggi anti-gay in Nigeria

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Il primo gatto gay abbandonato dalla padrona a causa delle leggi anti-gay in Nigeria

Dopo il razzismo verso i gatti neri, anche l'omofobia verso i gatti gay? La notizia è di quelle che potrebbero far sorridere, se di mezzo non ci fossero un animale abbandonato e, soprattutto, la violazione dei diritti fondamentali dell'uomo. 

Una donna nigeriana ha abbandonato il suo gatto, compagno di 7 anni, dopo aver notato in lui un comportamento sessuale "strano". Pare che il micio, che si chiama Bull, avesse l'abitudine di fare avances sessuali solo agli altri gatti maschi del vicinato.

La decisione della donna, che ha fatto outing al povero animale, è stata subito presa: "Chiunque sia interessato a questo gatto gay può prenderselo, io non me ne faccio più niente".

La notizia è stata riportata sul giornale nigeriano Leadership e arriva qualche giorno dopo la firma, da parte del presidente nigeriano Goodluck Jonathan, delle leggi che vietano matrimonio gay, relazioni omoaffettive e persino la militanza in gruppi LGBT.

E così il gatto gay abbandonato diventa una triste metafora dell'ignoranza e della paura che pervadono la società nigeriana.
 

Fonte: GAY.tv

Rosacenere: ricordare l'Omocausto attraverso le vere storie di chi ci è passato [FOTO]

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Rosacenere: ricordare l'Omocausto attraverso le vere storie di chi ci è passato [FOTO]

Undici storie drammatiche, undici storie vere di omosessuali deportati nei campi di concentramento, vittime di quell'Olocausto parallelo che si accanì contro gay, lesbiche, trans.

Oggi, 27 gennaio, Giornata della Memoria, si inaugura al Cassero LGBT Center di Bologna la bellissima mostra Rosacenere. Rosa come il triangolo cucito sulle divise dei prigionieri omosessuali. Le loro storie, le storie dell'Omocausto, saranno raccontate attraverso le immagini di 19 bravissimi illustratori, partendo graficamente proprio da quel triangolo e sublimando l'orrore in un bianco e nero senza tempo.

La mostra verrà inauguarata al Cassero LGBT Center lunedì 27 gennaio alle ore 21 e nasce dalla collaborazione di Peopall, gruppo di volontari casserini, e del Centro di Documentazione. L'inaugurazione avverrà alla presenza di Lucy, sopravvissuta ai campi di concentramento. C'è tempo per visitarla fino al 31 gennaio. 

Le foto, nell'ordine:

- Heinz Dörmer raccontato da Jacopo Camagni e Michele Soma.
- Paul Gerhard Vogel visto da Francesco Legramandi (Franze).
- Pierre Seel visto da Flavia Biondi (Nethanielle) e Davide Mantovani.

 

Fonte: GAY.tv

Dallas Buyers Club vincerà 6 Oscar: 6 motivi per andare a vederlo

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Dallas Buyers Club vincerà 6 Oscar: 6 motivi per andare a vederlo

Quest'anno il trionfatore annunciato alla notte degli Oscar (ben 6 candidature) è Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée, "il film sull'AIDS con Matthew McConaugey dimagrito e Jared Leto trans". Ieri lo abbiamo visto e possiamo affermare che Dallas Buyers Club è molto di più di questo. Ecco perché non puoi assolutamente perderlo!

 

1. Perché in ogni momento del film vorremmo abbracciare Matthew McConaughey e Jared Leto

Hollywood è specializzata nel prendere attori bellissimi e imbruttirli per le parti e anche in questo caso non ha fatto eccezione. Per la storia di due emarginati come Ron Woodroof e Rayon ha preso due degli attori più belli in circolazione, Matthew McConaughey e Jared Leto (entrambi già premiati con il Golden Globe), li ha fatti dimagrire di una ventina di chili e li ha resi irriconoscibili con il trucco. Sono belli anche così, magri, sfatti, segnati dalla malattia -vedere per credere. E soprattutto, riescono a creare un'empatia tale con il pubblico che vorremmo fossero nostri amici, per abbracciarli, sgridarli, aiutarli...

 

2. Perché la trasformazione di Ron da omofobo a militante dell'AIDS vale il biglietto



Il personaggio in assoluto più straordinario è Ron Woodroof di Matthew McConaughey (Ron è esistito davvero e questa è la vera storia dietro al film). Ron Woodroof, elettricista che vive alla giornata e arrotonda con i rodei, figlio della cultura texana del suo tempo, è il classico omofobo per convenzione, terrorizzato dall'idea che avere preso l'HIV lo abbia reso "finocchio" agli occhi degli altri. Eppure nel corso del film si lascia alle spalle la sua ignoranza, lotta per le persone malate, capisce il valore della vera amicizia che lo lega alla transessuale Rayon (Leto).


3. Perché Matthew McConaughey vincerà l'Oscar

Si è preparato alla parte per mesi. Ha letto i diari di Ron Woodroof, visto le registrazioni, parlato con la sua famiglia. Ha perso 22 chili per portare sullo schermo il più fedelmente possibile l'elettricista omofobo e donnaiolo che lottò contro il sistema sanitario americano. C'è riuscito: il suo Ron non è un santo né un eroe, semplicemente un uomo straordinario la cui storia doveva essere raccontata.


4. Perché Jared Leto vincerà l'Oscar anche lui

La bravura di McConaughey avrebbe offuscato qualsiasi spalla, ma non Jared Leto, assolutamente perfetto nella parte della dolcissima transessuale Rayon. Jared ha avuto poche settimane per prepararsi alla parte; ha lavorato moltissimo sulla voce del personaggio, ha digiunato per arrivare a pesare 52 chili e sul set si è sempre presentato in abiti femminili e già truccato. La scena più commovente è quella che vede Rayon in abiti maschili, a cercare per l'ultima volta aiuto e amore dal padre che l'ha sempre rifiutata.


5. Perché è la classica storia di Davide e Golia... divertente

Come fa notare Rachel Winter, una delle prime sostenitrici del progetto, questa storia "ricorda film come Erin Brockovich, Milk e Schindler's List, tutti film che mostrano la potenza dello spirito umano". Ron è in lotta contro la Food & Drug Administration, che all'epoca (metà anni '80) impediva ai malati di AIDS negli Stati Uniti l'accesso a cure disponibili in altri Paesi, non ancora approvate. Le medicine che Ron si procura, con vari sotterfugi, in giro per il mondo, hanno più successo dell'AZT somministrato negli ospedali americani; i malati fanno la fila per comprare farmaci da lui. La FDA lo ostacolerà in mille modi, lui riuscirà a trascinarla in tribunale. Ma non pensate a un film cupo, tutt'altro. Si ride e di cuore, la speranza prevale sempre sul dramma, la lotta per la sopravvivenza di Ron diventa la nostra lotta, più appassionante di un thriller. 


6. Perché ci mostra cosa voleva dire essere sieropositivi e gay all'inizio del dramma AIDS

Ron Woodroof scoprì di essere sieropositivo nel 1985 e perse il lavoro e tutti gli amici, assolutamente certi che fosse un omosessuale. Lo spaccato sulla comunità LGBT di quell'epoca, pur mostrandoci solo il Texas ultraconservatore, fa capire quanta strada sia stata fatta da allora in USA per i diritti gay.

 

GUARDA TUTTE LE FOTO DEL FILM

 

 

Fonte: GAY.tv


Come far vestire meglio il tuo ragazzo: 5 trucchi per riuscirci

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Come far vestire meglio il tuo ragazzo: 5 trucchi per riuscirci

Il tuo ragazzo considera l'armadio semplicemente un posto dove buttare i suoi vestiti alla rinfusa. La giacca ha giurato di non indossarla mai perché "lui non è quel tipo di uomo". E tu ti mangi le mani perché sai che starebbe benissimo!

Ma allora, come far vestire meglio il tuo ragazzo? Ecco 5 trucchi da sperimentare!

1. Chiediti: perché si veste male?

A meno che non abbia uno stile molto particolare, è probabile che il tuo ragazzo si veste male perché non gliene frega niente. O forse perché non sa vestirsi meglio. Probabimente gli interessa solo "stare comodo". Quello che puoi fargli capire è che può "stare comodo" anche con vestiti che gli stanno bene. Esempio: il tuo lui ha gambe grosse e atletiche e nessuna voglia di infilarsi in jeans aderenti? Benissimo, ma ci sono molte alternative ai pantaloni della tuta! Fagli scoprire il magico mondo della lycra e dei tessuti elasticizzati...

2. Regalagli i vestiti che piacciono a te

Il classico "regalo che è per lui ma che piace a te". Digli che lo hai visto, che ti piaceva e che pensi starebbe benissimo su di lui. Chiedigli di provarlo! Appena si rende conto di stare bene con qualcosa, sei a metà dell'opera.

 

3. Incoraggialo

Quando finalmente si è  provato qualcosa che gli hai comprato o messo sotto al naso...lusingalo! "Stai benissimo", "Quei pantaloni sembrano disegnati addosso", "Sembri un modello", "Non posso credere al cu*o che ti fanno quei jeans" eccetera... senza risparmio ;)

4. Portalo in posti dove bisogna vestirsi eleganti

Hai un uomo sempre in t-shirt? Portalo a eventi e cerimonie dove è obbligatorio vestirsi eleganti. E una volta lì sommergilo di complimenti (punto 3). Spingi anche gli altri a farlo, così il suo ego sarà lusingato e la prossima volta considererà la camicia anche per uscire a cena con te!

Come indossare un completo: 27 errori da non fare mai più!

5. Liberati lentamente dei suoi vecchi vestiti

Aiutalo a fare il cambio dell'armadio (anche se forse non ha idea di cosa sia). Spiegagli che è cosa buona e giusta donare i vestiti che non ci stanno più bene in beneficenza. Fai comparire magicamente i vestiti nuovi in posizioni strategiche ben in evidenza nell'armadio (mentre le sue cose preferite sono "a lavare"). Il passaggio deve essere graduale per evitargli traumi, ma in poco tempo avrai un uomo vestito a nuovo!
 

Fonte: GAY.tv

Le prime mamme lesbiche Disney in una serie tv: è Good Luck Charlie [VIDEO]

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Le prime mamme lesbiche Disney in una serie tv: è Good Luck Charlie [VIDEO]

Disney uguale famiglia. E se la famiglia cambia, Disney si adatta, dimostrando elasticità mentale e un certo coraggio.
E così Disney Channel ha appena introdotto la prima coppia lesbica di sempre in una sua serie tv.

La sitcom scelta è Good Luck Charlie ed è destinata a un pubblico molto giovane. Come la Disney ha sottolineato, "l'episodio è stato sviluppato per essere significativo per ragazzi e famiglie in tutto il mondo e per riflettere temi di diversità e accettazione".

Ecco l'episodio dove Amy e Bob incontrano Susan e Cheryl, le due mamme della compagna di giochi di Charlie:

La notizia di un episodio con due mamme lesbiche, presentate in un contesto assolutamente leggero e quotidiano, era trapelata un anno fa. Già allora l'ex stellina Disney Miley Cyrus dava via Twitter il suo entusiastico consenso, mentre le proteste dei gruppi conservatori (come l'organizzazione parentale One Million Moms) condannava l'episodio: "Questo è l'ultimo posto dove un genitore si aspetterebbe che i propri figli si confrontino con argomenti troppo difficili da capire".

Ma onestamente, guardando l'episodio... cosa c'è di difficile da capire?

 


 

Fonte: GAY.tv

Colby Keller si mette a nudo su TOH! Magazine [FOTO + INTERVISTA]

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Colby Keller si mette a nudo su TOH! Magazine [FOTO + INTERVISTA]

Il numero 16 di TOH! Magazine è online. La webzine ci propone come sempre moda, fotografia, arte e interviste esclusive; ha attratto la nostra attenzione il servizio fotografico con intervista esclusiva dedicata a Colby Keller. Artista, blogger, pornostar, Colby si racconta a Lorenzo Peroni (e si svela all'obiettivo di Gaba Ayala). Ecco un assaggio.

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Goffo, un po' geek, amante dell'arte, classe 1980, Colby Keller è oggi uno degli attori porno gay più desiderati al mondo. Ha frequentato il Maryland Institute College of Art a Baltimora e si è laureato in antropologia. Ha appena iniziato un grande progetto artistico con Cameron Stalheim che lo vedrà impegnato per tutto l'anno prossimo. In una recente intervista ha dichiarato: "But Colby is also not me, and that's like really liberating and fun to be able to be two people." Ecco cosa ci racconta di lui nella sua prima intervista italiana in esclusiva per Toh!

Quando hai deciso -o realizzato- che essere un porno attore sarebbe stata la tua professione ? O meglio... La tua vocazione.

Sono finito nel mondo del porno in quanto è un modo per fare soldi. L'arte è la mia vocazione. Il porno invece è il mio lavoro. Riuscire a conciliare questi due aspetti della mia vita è stata la mia sfida più grande.

Quando eri un bambino che tipo di lavoro pensavi avresti fatto da grande?

Ho sempre pensato che sarei diventato un artista. In ultima analisi, trovare i soldi per le mie necessità quotidiane costituisce una preoccupazione secondaria. La mia idea di carriera di successo non implica fare soldi (o avere una personale di successo). Voglio semplicemente mantenermi e migliorare la mia pratica di artista.

Tre qualità e tre difetti di Colby Keller...
 

CONTINUA A LEGGERE SU TOH! MAGAZINE N.16

 

(Credits: TOH! Magazine - Lorenzo Peroni - Gaba Ayala)

Fonte: GAY.tv

Uomini con capelli lunghi: le pettinature da red carpet sono il top [FOTO]

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Uomini con capelli lunghi: le pettinature da red carpet sono il top [FOTO]

Anni e anni di balsamo per far crescere i capelli lunghi... e poi li lasci sciolti o al massimo li raccogli in una coda. Prova a essere più creativo!

La blogger Jessica Saia del sito The Bold Italic ha sperimentato le sue pettinature da red carpet su questi ragazzi.
A noi sembra che stiano benissimo, no?

 

1. Ballo di fine anno:

 

 

 

2.  Brigitte Bardot:

 

 3.  Chignon chic:

 

4. Madre della sposa: 

 

5. Vintage:

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Fonte: GAY.tv

Gigi Chao risponde al padre miliardario: "Non sposerò un uomo, amo mia moglie"

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Gigi Chao risponde al padre miliardario: "Non sposerò un uomo, amo mia moglie"

Gigi Chao è diventata tristemente famosa settimana scorsa per essere la "figlia lesbica del miliardario cinese" che ha offerto una cifra da capogiro all'uomo che le facesse "cambiare idea".

130 milioni di dollari per fare innamorare Gigi e sposarla. Piccolo particolare: Gigi è già unita civilmente, e felicemente, con una donna, Sean.
L'offerta è stata raddoppiata da settembre 2012, quando il miliardario, Cecil Chao, aveva offerto 65 milioni.

Dopo che la storia è diventata un caso mondiale, Gigi ha deciso di dire la sua. E lo ha fatto con una lettera commovente al padre, in cui, pur ribadendo il suo amore filiale, rivendica la libertà di scelta in fatto di relazioni affettive.

Ecco la lettera, pubblicata sul South China Morning Post:

Il mio rimpianto è che tu non abbia idea di quanto sono felice della mia vita, e ci sono aspetti della mia vita che non condividi. Suppongo che non abbiamo bisogno l'uno dell'approvazione dell'altra per le nostre relazioni d'amore, e sono certa che anche le tue relazioni sono fantastiche.

Amo la mia compagna Sean, che fa un ottimo lavoro prendendosi cura di me, assicurandomi che io mangi, mi lavi e sia al caldo ogni giorno, e in generale rendendomi una ragazza felice e contenta. Lei occupa una grande parte della mia vita, e io sono una persona migliore grazie a lei. Non ti sto chiedendo di essere il suo migliore amico; ma potrebbe significare tantissimo per me se tu non fossi terrorizzato da lei, e la trattassi come un normale essere umano con la sua dignità.
 

Fonte: GAY.tv

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