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Come vestirsi bene in ufficio d'estate: consigli per l'uomo

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Come vestirsi bene in ufficio d'estate: consigli per l'uomo

Appena arriva l'estate, ogni scusa è buona per vestirsi male/a caso, perché "fa caldo". Ma se amate lo stile, non dovete rinunciarvi. Con i nostri consigli vi spieghiamo come vestirsi bene per stare freschi in ufficio tutto il giorno, e allo stesso tempo essere stilosi.

Pantaloncino corto, sì o no?
Dipende dal tipo di ambiente e di dress code, naturalmente, ma non ci vediamo niente di male in un bel paio di shorts, purché sartoriali (no jeans) e lunghi non oltre il ginocchio. Quindi niente cargo, per favore!
 
 
Scarpe
È ufficiale: d'estate si può rinunciare al calzino. La caviglia esposta è anche sexy. Scegliete però la scarpa giusta: un paio di classiche derby, un mocassino in suede (anche colorata), una sneakers sofisticata. 
 
 
 
Strati
Vestirsi a strati d'estate? Si può fare, basta essere furbi! Ad esempio: canottiera leggera sotto a un cardigan estivo (magari in seta cotta) oppure una giacca a maniche corte sopra una polo leggera. 
 
Cravatta
La cravatta d'estate è la cosa peggiore.  Nel senso che fa venire un caldo atroce! Tuttavia potete allentarla un poco, lasciando il colletto slacciato. Seta, lino o cotone sono i tessuti giusti. Ma se volete una alternativa più degagé, provate con una pashmina fresca in garza o seta, per un look più sportivo.

Tessuti
Naturali e leggeri, naturalmente! Seta, cotone e lino respirano e ti fanno respirare. Il capitolo colori è importante: d'estate si scelgono colori chiari e legati alla natura, no al nero. 

 

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Fonte: GAY.tv


Vine, la app dove puoi spiare anche i modelli! [VIDEO]

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Vine, la app dove puoi spiare anche i modelli! [VIDEO]

Siamo sempre più pazzi di Vine. La app del momento, l'evoluzione della gif, permette di creare brevi clip video (massimo 6 secondi) da condividere su Twitter e Facebook. 

Naturalmente, proprio come toccò a Instagram,  Vine è preso d'assalto da hipster e bimbiminkia vari, ma la cosa non ci scoraggia. Infatti, Vine ha un grosso vantaggio e non è il sonoro, bensì la massiccia presenza di giovani e aitanti modelli, che si divertono tantissimo a creare e caricare videoclip dove fanno gli scemi. Con nostra grande gioia. 

Ecco qualche perla per voi!

Garrett Neff gioca con un baffo finto:

 

Parker Hurley ha trovato un nuovo giocattolo:

 

Daniel Jaems fa ginnastica:
 
 
River Viiperi insegna al cagnolino come nuotare: 

 

Jeffrey Hawkins fa il figo:

 

Lee Kholafai è Rocky:

 

Bei ragazzi che fanno twerking:

 

Fonte: GAY.tv

Superman e Batman in un film insieme: un sogno gay che si realizza!

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Superman e Batman in un film insieme: un sogno gay che si realizza!
Se ne parlava da tanto, ma ora l'annuncio ufficiale è arrivato. Al Comic Con 2013 è stato rivelato che finalmente, nella stessa avventura, vedremo due dei supereroi più famosi e amati, Superman e Batman. Ma soprattutto vedremo quei due boni degli attori che li impersonano. Capito di chi stiamo parlando, vero?
 
Proprio di lui, Henry Cavill, il Man of Steel più sexy della storia del cinema. Henry sarà di nuovo Superman, il solo ruolo per cui il suo fisico divino sembra progettato. Ma chi ci sarà a fargli da spalla?
Purtroppo non Christian Bale, che -forse giustamente- dopo la trilogia su Batman più bella di sempre ha deciso di dire basta: non sarà più Bruce Wayne. Ma, a questo punto, si apre il toto Batman!
 
Secondo noi, la spalla ideale di un Superman come Henry Cavill dovrebbe essere: sexy, affascinante, fisicato, non giovanissimo, moro/castano (Batman biondo? naaah) e soprattutto avere quel non so che di misterioso e di gotico che si adatta al suo personaggio. 
 
Chi potrebbe essere il Batman ideale al fianco di Henry Cavill?
Ecco le nostre proposte: clicca sulla foto per fare il provino a questi attori!
 
1) Joe Manganiello:
 
2) Bradley Cooper:

 
3) Liam McIntyre:

 
4) Jake Gyllenhall:

 

5) Ryan Gosling (tinto di nero):

 

6) Enzo Miccio (ma anche no):

            Enzo Miccio             

Fonte: GAY.tv

E se George Alexander Louis fosse gay?

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E se George Alexander Louis fosse gay?

Finalmente la grande attesa è finita: l'Inghilterra ha il suo Royal Baby. La principessina Kate ha dato alla luce il futuro erede del trono, George Alexander Louis... e se fosse gay?

Il neo nato non ha nemmeno un mese di vita e già tv e giornali se lo contendono: tutti vogliono George Alexander Louis, principe di Cambridge e futuro Re d'Inghilterra. È lui il vip del momento e sarà lui al centro del gossip inglese per i prossimi anni... e se fosse gay? Cosa cambierebbe nel Regno Unito e soprattutto regneranno due Re sul suolo inglese?

La risposta alle nostre domande arriva dal sito PinkNews e dalla firma della Regina Elisabetta. La regnante, tanto longeva quando cotonata, ha infatti firmato la legge che concede il diritto al matrimonio anche alle coppie omosessuali del Paese. Reali compresi. Pertanto, secondo il sito, la possibilità di avere due Re o due Regine sul trono d'Inghilterra non è così lontana dalla realtà.

Se il piccolo George Alexander Louis fosse gay, quindi, non ci sarebbero problemi e potrebbe sposare il suo compagno regalando all'Inghilterra, per la prima volta, due Re. Ovviamente queste sono solo teorie, il Royal Baby è ancora un neonato e non abbiamo i poteri mistici del Divino Otelma per poter prevedere il futuro. Solo di una cosa siamo sicuri: il nome del futuro Re d'Inghilterra non ci piace per niente.

Per prima cosa è troppo lungo poi è troppo banale. Dopo nomi come Chanel Totti e Nathan Falco Briatore ci aspettavamo qualcosa di più originale, più mistico e più pop. E invece William e Kate hanno scelto George, un nome comune e molto famoso nella storia... soprattutto gay!

Dal mitico Boy George a George Michael passando per il giornalista George Wayne, il nome George ha accompagnato molti illustri personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura dichiaratamente gay. Chissà se anche Re George V farà parte di questa lista?

Fonte: GAY.tv

Tutta la verità sulle chat gay in 14 gif

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Tutta la verità sulle chat gay in 14 gif

Internet è l'invenzione più bella dell'era moderna: ricerche, notizie, condivisione... ok, non prendiamoci in giro. Il vero è unico utilizzo degno di nota di Internet è il rimorchio online.

Che sia al pc o sullo smartphone, la chat è lo strumento più utilizzato da etero e gay che hanno voglia di conoscere nuova gente (aka avere avventure sessuali) e provare nuove emozioni (aka flirtare a caso). I nostri amici di Gays of Porta Venezia ci dimostrano come sia possibile riassumere una normale chattata gay in sole 14 gif... non ci credete?
Guardate qui!

 

1 – Gayromeo

Gayromeo gif

2 – Grindr

Grindr gif

3 – Bender

Bender gif

4 – Cam4

Cam4 gif

5 – Bearwww

Berawww gif

6 – Gaydar

     Gaydar     

7 – Quando ti chiedono: “Cosa cerchi?”

Britney Spears crazy face

8 – Quando lo incontri “per un caffè”

Un caffè?

9 – Quando ti chiede le foto private su Hornet e non ne ha nemmeno una sua

        Dito medio        

10 – Quando: Potresti anche rispondere, anche se non ti interesso potrsti rispondere, sei un maleducato se non rispondi, anche un semplice "no" o "non sei il mio tipo" sarebbe meglio che non dire nulla, spero che gli altri ti ignorino come fai tu, non capisco perché non rispondi, ci sei?"

         Model gif         

11 – Quando ti dice XXL...

Attention

12 - ...e poi si rivela sempre una M scarsa...

Delusion gif

13 - ...tranne quella volta in cui era vero!

Cry gif

14 – Quando dici al tuo coinquilino di andarsi a fare un giro perché hai appena rimorchiato una coppia su Grindr

Raffaella Carrà animate

A cura di: Gays of Porta Venezia

Fonte: GAY.tv

30 film che piacciono ai gay nel 2013

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30 film che piacciono ai gay nel 2013

Per la serie "Cose che piacciono ai gay", oggi abbiamo deciso di elencare 30 dei film secondo noi più rappresentativi della categoria.

Non sono (necessariamente) film a tematica gay, ma sono quei film che a noi gay piacciono, che abbiamo visto mille volte, che ci fanno piangere, ridere, emozionare, che fanno parte della nostra cultura.
Siete d'accordo con questo elenco o abbiamo trascurato qualcosa di essenziale? Ditecelo nei commenti o su Facebook!

 

1. Sirene


2.  Il Matrimonio del mio migliore amico


3. Priscilla, la regina del deserto

Priscilla


4. The Rocky Horror Picture Show

Rocky


5. Moulin Rouge


6. Il favoloso mondo di Amélie

Amelie


7.  Titanic


8. La morte ti fa bella 


9. Pomi d'ottone e manici di scopa


10. Tutti insieme appassionatamente


11.  La Bella e la Bestia


12. Cercasi Susan disperatamente


13. Party Monster


14. Mean Girls


15. Le streghe di Eastwick


16. Blue Velvet 


17. Tutto su mia madre

 

18. Il Diavolo veste Prada


19. Mine Vaganti


20. Colazione da Tiffany


21. La Sirenetta


22. Happy Together


23. Viale del Tramonto


24. Hocus Pocus


25. Little Miss Sunshine

Little Miss Sunshine


26. Mamma mia


27. Mary Poppins


28. A qualcuno piace caldo


29. Totoro


30. Ladyhawke

Guarda anche:

Le 20 cose che piacciono ai gay del 2013
Cose che piacciono ai gay

 

Fonte: GAY.tv

Cara Lady Gaga, io e te dobbiamo parlare: la lettera aperta di un fan

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Cara Lady Gaga, io e te dobbiamo parlare: la lettera aperta di un fan
 
Ciao Stefani,
mi permetto di chiamarti con il tuo vero nome perché, sebbene tu non abbia idea di chi sia - temo che i tre metri di pizzo nero, i gioielli lampadario e le 12 ore di coda per essere in prima fila al tuo concerto di Milano non mi abbiano comunque garantito un qualche tipo di persistenza nella tua memoria - dicevamo, sebbene tu non abbia idea di chi sia - nonostante sia certo che con i miei risparmi di Little Monster reinvestiti in concerti, cd , magliette e profumi io abbia contribuito all'acquisto di almeno una delle unghie finte che indossi in questo momento - dicevamo, nonostante tu non sappia chi sia, per me è come se tu fossi una persona cara.
 
Stefani, io ho sempre creduto in te. Prima ancora delle scarpe McQueen, prima che diventassi un jingle per le pubblicità TIM, prima del tuo social network, prima del tuo profumo, prima dell’amicizia con Yoko Ono, prima che tutti vedessero in te l’icona millenial di una società che dopo troppi anni di reality torna ad avere bisogno di fiction,  prima che Madonna trovasse nei tuoi plagi una soluzione per risvegliare il pubblico a metà dei suoi concerti, ormai troppo noiosi e senza idee. 

Quando Donatella Versace non ti invitava ancora a cena ma io credevo in te.

Quando Donatella Versace ancora non ti invitava a cena io già credevo in te.

 
Io credo in te dai tempi di Just Dance, da quando eri una wannabe ossigenata che si incollava da sola gli specchietti di una discoball sul reggiseno.  Ti ho riconosciuta subito. Dietro le parrucche,  il trucco, i vestiti da sciroccata ho letto immediatamente il desiderio di rivalsa della ragazza sfigata, nasona, fiancona, secchiona e italiana presa in giro dai compagni di classe dell’upper east side. Anche tu non uscivi dalla classe all’intervallo per paura di essere presa in giro, vero? Anche io.
 
Stefani ma tu, a differenza mia, ce l’hai fatta! Nascosta nel cavallo di troia della tua musica zarra sei riuscita ad entrare nelle radio, nelle tv, negli internet, nei cellulari di milioni di milioni di persone.  Sei diventata un fenomeno culturale e tutti ci abbiamo creduto. Hai anche pubblicato un disco (Born This Way) che non conteneva nessuna reale “hit” e nessuna possibilità di balletti*, che pure è il tuo disco che amo di più. 

Vorrei essere stato tuo compagno di classe per stare insieme all'intervallo.

 
Insomma Stefani, direi che ci siamo. Ora stai per presentare al mondo il tuo nuovo album, ArtPop, ed anche se so che ora hai amici più fighi di me – tipo quell’altra sciroccata dell’Abramovic – mi sento comunque in dovere di farti una piccola lista di raccomandazioni. Forse, essendo anche tuo fan oltre che tuo amico, in questa lista ho mescolato buoni consigli e miei desideri. Sono certo che saprai cogliere quanto di buono c’è nelle mie parole. Ecco le cose che mi aspetto dal tuo comeback:
  1. Che torni ad essere divertente. Lo so che ora del cavallo di troia zarro non ne hai più bisogno. Però di quella cosa della ragazzina lagnosa presa in giro dai compagni di classe stanno iniziando ad accorgersene tutti. Addirittura qualcuno (non io, giuro!)  potrebbe iniziare a dire “che palle, se avessi voluto ascoltare una cantante impegnata mi sarei potuto benissimo sucare una a caso di quelle lagne indie”. Stefani, forse non hanno tutti i torti: tu non sei una lagna indie, ma Lady Gaga, quella che è diventata famosa con Bad Romance. Dai, facci contenti, torna ad indorarci la pillola con qualche “popopopopo”. Sono certo che anche tu ti divertirai tantissimo!
     
  2. Che il tuo prossimo singolo abbia mega successo. Mi dispiace, ma nessun dj del pianeta terra suonerebbe mai uno dei singoli del tuo ultimo album come brano riempi pista. Bisogna tornare indietro fino ad Alejandro per trovare una hit degna di ballo sudato. Stefani, ti prego: se solo tornassi a vendere qualche milione di copie non solo ai tuoi Little Monster, ma anche ai ragazzi tamarri con il booster, saprei cosa rispondere ai miei amici che dicono che sei finita.
     
  3. Che fai un video epico. Tipo il sequel di “Telephone”. Lo so che ti piace fare la regista e che sei un’artista a tutto tondo e che la tua musica esprime sentimenti veri, però gli ultimi video – quelli in cui sei voluta intervenire più del dovuto –  erano un pendolo tra il “che schifo” e il “che palle”. Stefani, sul serio, cos’è successo con Marry The Night? E Judas? Dai, ci sono i registi, ci sono i budget, vogliono tutti lavorare con te: tiriamo fuori un bel video.

    Tipo, qui già non ci siamo:


    E magari ti è costato pure un sacco di soldi.
     
  4. Che fai un duetto figo. Secondo me avresti dovuto fare il singolo di lancio con le 2NE1, ma te le ha fregate quel volpino di Will I Am. E Azelia Banks è troppo scontata. E' molto carina quell’idea del duetto con Britney, anche se poi tutti i madonnari diranno di nuovo che l’hai copiata (cari Madonnari, Madonna ha mai scritto delle canzoni per Britney durante la sua gavetta? No. E allora Stef ha più diritto di duettare con lei). Insomma, fai quello che vuoi, mi fido. Però per carità di Dio non sognarti di duettare con Nicki Minaj. 
     
  5. Che non ti sovraesponi. Se non fosse stato per l’intervento all’anca (sono felicissimo che sia andato tutto bene, Stefani, davvero, anzi, scusa che non ti ho chiamata ma ero preso dal lavoro – sai i tuoi cofanetti costano) probabilmente avresti intasato blog, social e giornali senza interruzione anche negli scorsi mesi. E sai che c’è? E’ stato bellissimo chiedersi “ma dov’è Gaga?”.
     
  6. Che la smetti di fare profumi, cuffie, e altri prodotti. Lasciali ai One Direction.
     
  7. Che la smetti di usare la parola FAME. Che è stata un’intuizione geniale, bellissimo quando ai VMA sei morta impiccata, vittima della tua stessa fama, per poi rinascere sotto forma di FAME MONSTER, il mostro che usa la celebrità per smascherarne gli aspetti più biechi. Sempre con questo concetto c’hai fatto il profumo e va bene, io me lo sono pure comprato. Però ora basta. Ho visto che nella prima strofa del primo singolo torni ancora a menare il torrone con questa storia. Forse ora dovresti passare ad altro.
     
  8. Ora che ci penso,  vorrei che tu facessi un’altra perfomance figa come quella di Paparazzi ai VMA. E’ da un po’ che non ne fai una o sbaglio? 

    Intanto, rivediamola:


    Ogni volta un'emozione.
     
  9. Che fai un'altra ballad bella come Brown Eyes e che la fai uscire come singolo. Secondo me con quella conquisti quei miei amici che sono rimasti a quando eri troppo commerciale.
     
  10. Che gestisci bene questa cosa di LA VERA IO E’ UNA PUNKABESTIA. La mia amica Alessia (anche lei è una tua fan ma non tanto quanto me) ha detto che sei ridicola a farti il piercing al setto a 30 anni, e a documentarlo con un video su YouTube. Io non  ci avevo pensato perché forse sono troppo coinvolto, ma effettivamente se l’avesse fatto qualcun altro gli avrei dato del Bimbominkia a scoppio ritardato.


    Forse Alessia aveva ragione.
     
  11. Che ti ricordi che sei un’artista pop e non un’artista. Quel disegno che hai pubblicato sul tuo social network, cioè questo:



    non fa artista, fa impiegata del catasto che si annoia a lavoro e scarabocchia l’agenda. Tutto il progetto dell’album-app, del laboratorio creativo, delle collaborazioni con gli artisti, del flusso ancestrale che unisce artisti e pubblico.. non lo so, c’è qualcosa che non mi convince. In particolare se a sostanziare questi iperboli mi pubblichi questo disegno che ora vorrei farti rivedere, magari non te ne eri accorta:



    Stefani, davvero. Già ne abbiamo persa una dietro alla chimera intellettualista del LA MIA MUSICA E’ UN CANTIERE D’ARTE (ciao Bjork!), non vorremo dover rinunciare anche a te.
Ti voglio bene, tuo
Nadir
 
* Ah no non è vero c’era Americano, che non ho mai capito perché non hai fatto uscire come singolo.
 

Fonte: GAY.tv

Bruno Gunn, l'attore macho di Hunger Games 2! [FOTO]

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Bruno Gunn, l'attore macho di Hunger Games 2! [FOTO]

Il biondino Peeta è troppo insipido? L'aitante Gale è troppo giovane? Niente paura, arriva Brutus! Un omaccione realizzato con una tonnellata di testosterone che risponde al nome di Bruno Gunn, il tributo macho che non deve chiedere mai!

Hunger Games 2, La ragazza di fuoco, si preannuncia un film davvero interessante! Non tanto per la trama, che non vogliamo rivelarvi per non rovinarvi tutto, ma quanto per gli attori protagonisti. Dopo aver osservato da (molto) vicino il bel viso di Alan Ritchson [lo puoi rivedere qui], è tempo di Bruno Gunn il fisico l'attore che interpreterà il temibile Brutus.

Ma chi è Bruno Gunn? Nato l'8 Novembre 1968 in Ohio, l'attore ha vissuto a Roma negli anni '90 e si è letteralmente innamorato del nostro paese. Famoso per Bad Teacher, The Office e Prison Break, Bruno ha stregato tutti con i suoi occhi color ghiaccio e il suo fisico possente alla Jason Statham.

Insomma come si fa a dire di no ad un uomo come lui? Semplice, si dice di sì. Quindi basta indugiare e buttatevi a capofitto nella foto gallery di Bruno Gunn, l'attore che porterà una ventata di testosterone ad Hunger Games 2!

Fonte: GAY.tv


La Russia omofoba di Putin e le torture ai giovani ragazzi gay

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La Russia omofoba di Putin e le torture ai giovani ragazzi gay
 
Il sospetto, tremendo, quando si pensa alla Russia omofoba di Putin, è che quello che sappiamo sia solo la punta dell'iceberg. 
 
Le foto delle pacifiche manifestazioni LGBT annegate nel sangue hanno fatto il giro del mondo, così come l'orrore delle leggi contro la "propaganda" omosessuale. Ma la cosa che forse fa più paura è che, nel vuoto dei diritti lasciato dallo Stato, si insinuano, come sempre, i pazzi.
 
E così, ecco che alcuni siti russi cominciano a riportare la storia dei ragazzini gay adescati da gruppi estremisti su popolari social network come V-Kontakte, costretti ad ammettere la loro "colpa" (leggi omosessualità) davanti a una telecamera, ripresi mentre vengono umiliati e torturati, e poi terrorizzati allorché il loro video viene messo in rete. Terrorizzati perché, in Russia, dichiarare di essere omosessuali è reato.
 
 
Il ragazzino nel video, 15 anni, ha risposto al falso annuncio personale di un uomo più anziano ("Zio Dima"). Costretto prima a dare le sue generalità complete, indirizzo, nome dei genitori, viene poi schernito per le sue preferenze sessuali, gli viene versata dell'urina in faccia, e alla fine del video viene preso a calci. Poi la telecamera si spegne, e non sappiamo cosa sia successo dopo. 
 
 I gruppi anti-gay sono nati, teoricamente, per dare la caccia ai pedofili. Ma se la prendono coi giovani gay russi, nell'indifferenza totale dello Stato.  Nella foto, la pagina su V-Kontakte (il Facebook russo) del gruppo "anti-pedofilia" Occupy-Pedofilyay di Ekaterinburg. Ci sono gruppi simili in tutte le principali città.
 
 
 

Fonte: GAY.tv

Orange is the new black, la serie tv con le lesbiche ma non solo per lesbiche

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Orange is the new black, la serie tv con le lesbiche ma non solo per lesbiche

Diciamo la verità, prima di The L Word le lesbiche in tv non esistevano. Il popolarissimo telefilm prodotto da Showtime nel 2004, e trasmesso da La7 qualche anno dopo, ha regalato alle donne che amano le donne una visibilità incredibile. Già qualche settimana fa vi avevo parlato di Shane (interpretata dalla androgina e filiforme-non-si-dica-che-è-lesbica Kate Moening), il prototipo di donna mangia donne, capace di sedurre chiunque le capitasse a tiro, e di come sia diventata l’idolo di milioni di lesbiche in tutto il mondo.

The L Word, però, non era solo Shane, anzi. C’era la mamma di famiglia (ma non troppo) Tina, la lesbica in carriera, tutta tailleur gessati e gallerie d'arte, Bette, la divertente e arguta Alice (la donna del grafico, per intenderci), poi Carmen la Dj ispanica bella da mettere ko la stessa Shane, e tante altre. Tutte queste donne, per quanto diverse fra loro, avevano una cosa in comune: erano fighissime, erano ricchissime, erano bellissime, vivevano in delle case da sogno, e soprattutto non avevano troppo bisogno di lavorare per portare a casa la pagnotta. Insomma, il prototipo di persona che ognuno di noi prima o poi incontrerà nella propria vita. A voi non è mai capitato di uscire di casa, dopo aver fatto il bagno in piscina, e di aver trovato la panettiera figa che vi fa l'occhiolino? Strano!

Per fortuna dopo The L Word ne sono passate di lesbiche sotto ai ponti. E nel 2013 siamo arrivati ad Orange is the New Black, ispirato alle memorie di Piper Kerman, scritto da Jenji Kohan (già autrice di Weeds) e prodotto dalla web tv americana Netfix. Orange is the New Black è un telefilm con un numero imbarazzante di lesbiche, ma non è un telefilm per lesbiche. Semplice: è ambientato in un carcere femminile. La protagonista è Piper (Taylor Schilling), donnina a modo di New York fidanzata con lo scrittore Larry Bloom (interpretato da Jason Biggs, per intenderci, il protagonista di American Pie), che finisce in prigione per colpa di una passata esperienza lesbica (ma non è quello il crimine!). Subito dopo il college, Piper aveva conosciuto Alex (Laura Prepon), donna tatuata ed affascinante, che le aveva offerto una vita da favola, in giro per il mondo, ma anche di portare un po’ di denaro sporco in valigia. Una volta abbandonata la vita da fidanzata della boss, e il lesbismo in generale, Piper viene riacciuffata anni dopo dai federali: Alex, arrestata, ha fatto il suo nome.


Taylor Schilling è Piper in Orange is the new black

Con un mix di ironia, battute al vetriolo (non se ne vedevano così da anni), situazioni assurde, e della sana comicità politically scorrect, Orange is the New Black è un piccolo capolavoro. Una dark commedy brillante e - in alcuni momenti - commovente, in grado di appassionare non solo la comunità lesbica (anche se le lesbiche ringraziano per aver riportato sullo schermo Natasha Lyonne, meglio conosciuta come la prima cheerleader lesbica della storia, nel film culto degli ani '90 But I'm a Cheerleader). Nel telefilm recita una delle poche attrici transessuali: Laverne Cox interpreta l'ex vigile del fuoco che fa di tutto - compreso usare delle carte di credito false - per cambiare sesso. Il suo rapporto con la moglie e il figlio è una delle storie più belle, problematiche e toccanti, mai viste sul piccolo schermo. Poi ci sono le battute, le cattiverie, la denuncia sociale e un po' di sano lesbian drama (Alex e Piper finiscono nello stesso carcere) che rendono Orange is the New Black il telefilm che stavamo aspettando. In America, infatti, sono fioccate critiche positivissime e ascolti record - anche se si tratta di un prodotto trasmesso solo sul web.


Laverne Cox è la transgender Sophia Burset

Per ora non ci è dato sapere se Orange is the New Black arriverà mai in Italia. Possiamo solo incrociare le dita, e aspettare di vedere anche dalle nostre parti un prodotto così rivoluzionario, divertente, in grado di raccontare i diversi orientamenti sessuali senza bisogno di giustificazioni, senza buonismo, né sensi di colpa vari. E soprattutto divertente.

Fonte: GAY.tv

Vip vecchio fa buon brodo: le star che invecchiano bene [FOTO]

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Vip vecchio fa buon brodo: le star che invecchiano bene [FOTO]

Come invecchiano i VIP? Dopo una vita passata a scolpire e curare il proprio corpo, come fanno i conti con l'età che avanza?

A giudicare da questa breve carrellata, piuttosto bene! Postano senza problemi le loro foto shirtless sui social network, passeggiano con disinvoltura in spiaggia accanto a compagni e compagne più giovani di loro...e  reggono bene il confronto. Vero Marc Jacobs?

Invecchiando, molte di queste star hanno guadagnato in carisma e fascino quello che hanno perso in tono muscolare. Insomma...gallina vecchia fa buon brodo.

 

GUARDA LA GALLERY!

 

 

 

 

 

 

Fonte: GAY.tv

Gay con tatuaggi gay di icone gay [FOTO]

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Gay con tatuaggi gay di icone gay [FOTO]

I tatuaggi si dividono in due grandi categorie: quelli belli e quelli brutti. Solitamente nella seconda categoria fanno parte i ritratti, soprattutto se sono dedicati ad icone gay come Lady Gaga o Madonna.

Diciamoci la verità, tatuare un ritratto non è per niente facile. Per prima cosa c'è la complessità del disegno e poi il paragone con la versione originale in carne e ossa. Per farla breve, non fatevi un ritratto come tatuaggio soprattutto se non conoscete le reali abilità del tatuatore!

Nonostante tutti i pericoli ci sono persone che decidono di sfidare la sorte disegnando sulla loro pelle un ritratto e in molti scelgono quello di un vip. Avere l'immagine della celebrità che si ama sempre con sé è il sogno di ogni fan e cosa c'è di meglio di un bel tatuaggio? Abbiamo voluto raccogliere in una foto gallery i tatuaggi più bizzari (e non sempre riusciti) dedicati alle icone gay: da Lady Gaga e Rihanna passando per P!nk e le Spice Girls.

Guarda anche:

Uomini tatuati, ecco perchè ci piacciono tanto!
Uomini tatuati

 

Fonte: GAY.tv

Silver Daddies: il bello dell'uomo maturo [FOTO]

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Silver Daddies: il bello dell'uomo maturo [FOTO]

Amiamo gli uomini maturi. Ci trasmettono sicurezza e senso di protezione. E poi i capelli color argento hanno il loro fascino. Sì, i silver daddies  sono sexy!

E se non ci credete, ecco una gallery per dimostrarvelo. Qualcuno è famoso, ma la maggior parte li abbiamo scovati in rete: cosa ne pensate?

 

GUARDA LA GALLERY!

 

- GUARDA ANCHE: I RAGAZZI COI CAPELLI ROSSI PIU' BELLI DEL WEB

 

 

Fonte: GAY.tv

Papa Francesco: "Chi sono io per giudicare un gay?"

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Papa Francesco: "Chi sono io per giudicare un gay?"

Secondo Vanity Fair, è già Uomo dell'Anno. A poco più di quattro mesi dalla sua elezione, Papa Francesco ha conquistato tutti. Ricchi e poveri, grandi e bambini, vip e popolani. Del resto, è difficile non conquistare tutti con gli atteggiamenti esibiti dal Pontefice. Una superstar acclamata dalla folla che si ferma per abbracciare bambini e disabili. Una Directioner impazzirebbe per molto meno. E poi la rinuncia ai beni personali, i vari fioretti, la Papamobile non blindata: cose che non si vedevano, è il caso di dirlo, da secoli. 

Dopo le dimissioni di Papa Ratzinger (per restare in tema di "cose che non vedevamo da secoli"), avvenute in un momento difficile e cruciale per la Chiesa (scandalo IOR, cardinali pedofili, eccetera), ecco arrivare Francesco il Buono. Che si è posato sul pantano della Chiesa come un angelo proveniente da un'altra dimensione. Così diverso, così umano, così pio. Così simpatico, diciamolo. Non è il nonno che tutti vorremmo avere? Eppure.
 
Eppure, il consenso/assenso di cui, in misura sempre crescente, gode Bergoglio, ci preoccupa. Ormai sembra non si possa osare una critica verso di lui, pena essere tacciati di misfattismo. La gente lo ama, anzi lo adora; e i media si adattano. Ormai è Santo, e non aspettiamo altro che di stupirci per il suo prossimo miracolo, leggi gesto di umiltà spettacolare.

E pensare che poco più di un mese fa erano trapelate le parole di una conversazione privata con dei prelati sudamericani, in cui il Papa avrebbe confermato l'esistenza di una "lobby gay" in Vaticano. Un rumor, certo, ma che avrebbe potuto aprire le porte  a speculazioni importanti. Avrebbe potuto, se non fosse stato ripreso a malapena dai media nazionali e mondiali.

Una lobby gay in Vaticano: una notizia bomba. Una setta di alti prelati omosessuali in grado di influenzare con il suo potere le decisioni della Curia, della Chiesa. Non un pettegolezzo ma una pista che andava seguita, approfondita.  Tanto più che il Papa ne avrebbe parlato in modo critico, negativo. Eppure chi l'ha fatto? Nessuno.
 
E se alcune star omosessuali, Elton John in primis, hanno dichiarato di aspettarsi grandi cose da Francesco, la comunità LGBT mondiale per ora sospende il giudizio. Bergoglio non si è ancora pronunciato su nessuna delle questioni fondamentali che stanno a cuore agli omosessuali. Matrimonio e genitorialità gay, omosessualità tra membri della Chiesa, transessualità, uso del preservativo: cos'ha da dire il Papa su questi argomenti di importanza vitale?
 
Da momento della sua elezione, una delle più grosse nazioni cattoliche al mondo, la Francia, ha legalizzato i matrimoni omosessuali. Nessun commento dal Pontefice. Negli Stati Uniti, dove i cattolici non sono la maggioranza ma nemmeno una minoranza, la legalizzazione continua, stato dopo stato. In Sudamerica il piccolo Uruguay, il vicino dell'Argentina da cui proviene Francesco, li ha resi legali pochi mesi fa. Lo stesso è accaduto in Nuova Zelanda. Il trend mondiale insomma è questo, ma il Papa non ha ancora speso una sola parola al riguardo.
 
Un atteggiamento ben diverso da quello di Papa Ratzinger, che condannò severamente e in più occasioni il matrimonio omosessuale arrivando a dichiararlo "una minaccia per la pace". In questa reticenza di Francesco molti vedono dei segnali di speranza. Altri, invece, una strategia: costruzione della santità per avere poi - quando si affronteranno gli argomenti "scomodi"- una accresciuta autorevolezza.
 
A noi Papa Francesco sta simpatico. Ci sembra spontaneo, non artefatto. Per questo non vediamo l'ora che dica la sua. E che apra finalmente gli occhi -e i cuori- delle persone che credono in lui, aiutandole ad avere un punto di vista nuovo e fresco verso gli omosessuali.
 

AGGIORNAMENTO DEL 29 LUGLIO, ORE 13:16

Abbiamo pubblicato queste nostre riflessioni stamattina, e proprio pochi minuti fa Papa Francesco ha dichiarato: "Chi sono io per giudicare un gay?"

Nel volo che l'ha riportato in Vaticano dal Brasile dopo la Giornata Mondiale della Gioventù, interrogato dai cronisti a proposito della lobby gay in Vaticano, ha dichiarato:

Essere gay è una tendenza, il problema è la lobby, la lobby non va bene, quella gay, quella politica, quella massonica. Non ho trovato carte d'identità di gay in Vaticano, dicono che ce ne sono, credo che si deve distinguere il fatto che è gay dal fatto che fa lobby.
E sui gay ha inoltre aggiunto: 
Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby... la ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante.

Niente di epocale insomma, ma le parole del Papa sembrano far intravedere uno spiraglio di luce. Se non nella dottrina, nell'atteggiamento. Staremo a vedere.

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Papa Francesco

Fonte: GAY.tv

Papa Francesco influenza gli stilisti e la moda italiana?

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Papa Francesco influenza gli stilisti e la moda italiana?

Tra le innegabili virtù di Papa Francesco c'è quella di essere un uomo semplice. Lo si vede da tante piccole e grandi cose, incluse le scelte relative all'abbigliamento.

Fin dal momento della sua elezione a nuovo Pontefice, Francesco ha dimostrato di non amare gli orpelli, preferendo, alla mozzetta rossa bordata di ermellino con croce d'oro, la più semplice delle vesti bianche e un crocifisso in metallo. In seguito non lo si è mai visto indossare ricchi paramenti papali, e persino le scarpe non sono quelle canoniche in velluto rosso, ma dei vecchi e robusti scarponcini neri da camminatore.
 
Il Papa dell'austerity, del minimalismo, del no agli sprechi, sta influenzando col suo carisma anche l'industria della moda italiana? Questa l'ipotesi della giornalista Suzy Mendes sull'International Herald Tribune (ripresa dal New York Times).
 
La Mendes ha notato che le collezioni di Valentino e Dolce&Gabbana per l'autunno 2013 sono più posate e serie del solito. Quella di Dolce&Gabbana, in particolare, segue un tema religioso ispirato a severe (anche se fastose) icone bizantine, e molto evidente anche in un vestito di pizzo bianco che la giornalista definisce "da Prima Comunione":

Silvia Venturini Fendi conferma al Times l'influenza del Papa sulla moda italiana:
Roma è pervasa da uno spirito nuovo. Questo è evidente perché c'è un nuovo Papa che sta tornando alla vera cristianità, da cui la Chiesa si era allontanata. Le persone sono in cerca si significati autentici, e il vero significato della moda è di essere uno strumento per esprimere sé stessi. A volte la moda ti aiuta a nasconderti, ma noi cerchiamo un significato nell'uso di materiali e tessuti per permettere alla personalità di venire a galla. 
Di sicuro, la semplicità di Papa Francesco stride se comparata con il look sofisticato di Benedetto XVI, spesso soprannominato "il Papa con le scarpine di Prada", che aveva una autentica passione per lussuosi paramenti antichi e cappelli, come dimostra questo video:
 
 
D'altra parte, se non è impensabile che un uomo col carisma di Francesco stia facendo riflettere i creatori di moda, è anche vero che il trend dell'austerity non è una novità e che da qualche stagione, accanto al solito gran lusso, trovano spazio le proposte etiche, eco-solidali, minimali.
 
Tu cosa ne pensi? Il Papa riuscirà a influenzare anche la moda? Dicci la tua nei commenti o su Facebook!

Fonte: GAY.tv


Papa Francesco: ecco cosa i Vip si aspettano

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Papa Francesco: ecco cosa i Vip si aspettano

La rivista Vanity Fair, nel numero del 17 luglio 2013, incorona Papa Francesco come uomo dell'anno. Tutto merito delle suo parole di speranza, per i suoi modi umili e la sua semplicità nel parlare e agire.

Noi abbiamo già espresso la nostra opinione a riguardo [leggila qui] sull'operato di Papa Francesco ma abbiamo deciso di raccogliere le testimonianze di vip e politici a riguardo. Dopo più di 100 giorni dalla nomina del nuovo pontefice in molti hanno espresso il loro punto di vista sul Papa che è entrato fin da subito nel cuore degli italiani.

Il nome da Papa

Vanity Fair copertinaLa scelta di chiamarsi Francesco e diventare il primo Papa a portare questo nome ha suscitato l'interesse di molti. Per la scrittrice italiana Dacia Marainiè un bellissimo segnale l'aver voluto chiamarsi Francesco. Nessun Papa aveva mai osato tanto. C'è nella scelta un coraggio straordinario”. La scrittrice si riferisce alla storia di San Francesco e della sua missione di rivoluzione della Chiesa.

Come il poverello di Assisi, Bergoglio “ha intenzione di combattere contro le distorsioni del potere, contro i privilegi e contro gli abusi dell'autorità vaticana.” Sempre per la Maraini l'intento del Papa “sembra quasi un paradosso” che però il Pontefice vuole superare.

Anche Giorgio Faletti si interroga sul nome scelto da Jorge Mario Bergoglio “senza numeri ordinali che lo avrebbero messo in ogni caso in una lista.” Anche lo scrittore fa il paragone con il santo di Assisi: “Francesco tout court, come il patrono d'Italia. L'uomo che, dopo essersi spogliato di tutti i suoi averi, viveva in povertà parlando agli uomini e agli animali.

Papa Francesco nella Chiesa

Cosa cambierà nella Chiesa Cattolica con l'arrivo del nuovo Papa Francesco? Trova risposta a questa domanda Don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità di Milano. “È una grande sorpresa, una ventata di speranza, di Spirito Santo”.

Papa Francesco è il testimone della Chiesa straordinariamente nuova e al tempo stesso fedele al messaggio evangelico, una Chiesa povera tra i poveri.

Don Virginio Colmegna trova nella meraviglia e nella speranza la forza di Papa Francesco, un Pontefice che ha la capacità di entrare nel cuore anche di chi non crede: “Un altro aspetto sorprendete di questo Pontefice è la sua capacità di meravigliare anche i non cattolici.

Secondo Giorgio Faletti è proprio questa incredibile capacità comunicativa di Papa Francesco a renderlo l'uomo giusto alla guida della Chiesa Cattolica. “Un grande comunicatore, una persona dal viso che ispira quella bontà che il rappresentante dei Cattolici nel mondo deve ispirare.”

Secondo lo scrittore ci troviamo difronte ad “un uomo che ha le qualità per mettere riparo con la sua figura a tutti gli scandali che recentemente hanno un poco incrinato l'immagine del Vaticano e di quello che rappresenta.”

Papa Francesco e i gay

Arriviamo al punto cruciale. Il Papa ha rilasciato, pochi minuti fa, una dichiarazione a riguardo:Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?” [continua a leggere]. Un po' misera e emblematica per un Papa che ha, fin da subito, chiarito la sua posizione a riguardo di molte questioni spinose.

Anche il famosissimo cantante Elton John ha chiesto al Papa di prendere una posizione a riguardo: “Spero che sappia far arrivare il suo messaggio anche oltre, fino ai più emarginati della società […] Penso, ad esempio, agli omosessuali.”

Se saprà raggiungere e toccare i bambini, le donne, gli uomini che convivono con l'Hiv e con l'Aids – spesso soli e nascosti dal silenzio -, il suo faro di speranza porterà più luce di qualsiasi progresso della scienza, perché nessun farmaco ha il potere dell'amore.

Franco Grillini, leader storico dell'Arcigay, ha commentato l'enciclica del Papa a riguardo del matrimonio omosessuale: “Quello che è evidente non è tanto il fatto che Francesco abbia riproposto il matrimonio fra maschio e femmina quanto, piuttosto, i toni meno esagitati, meno isterici e più moderati del solito: credo che questo sia dovuto al modo di porsi, allo stile di questo Pontefice”.

Queste sono le parole e le speranze di alcuni vip sul futuro della Chiesa sotto la guida di Papa Francesco. Riuscirà il nuovo Pontefice a non deludere le aspettative di tutti?
Solo il tempo ci darà risposta...

Leggi anche:

Papa Francesco: "Chi sono io per giudicare un gay?"
Papa Francesco gay

Fonte: GAY.tv

Zombie Boy: da Lady Gaga al film 47 Ronin con Keanu Reeves

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Zombie Boy: da Lady Gaga al film 47 Ronin con Keanu Reeves

Secondo voi quante persone avranno posto a Rick Genest, AKA Zombie Boy, la fatidica domanda: "Ma... non ti sei mai pentito"?

Lo chiedono anche a voi che avete una farfalla più piccola di quella di Belen e sotto l'ascella, figuriamoci a lui che è una macchia umana, ha più inchiostro che epidermide ed è uno scheletro ambulante.

Ma a Zombie Boy i tatuaggi portano bene. Dopo aver abbagliato Lady Gaga che volle ballare con lui nel video di Born This Way, dopo aver prestato il corpo alla pubblicità (impressionante) di un correttore per tatuaggi, e dopo una discreta carriera di modello, ha deciso ora di darsi al cinema.
 
 
 
Naturalmente ha dovuto aspettare una parte appropriata al suo...come dire...physique du rôle. E la parte è arrivata: ZB interpreterà il personaggio di Savage nel film 47 Ronin.
 
In uscita a Natale 2013, sarà ambientato nel XVIII secolo e incentrato sulle avventure di un gruppo di samurai che decidono di vendicare la morte del loro Maestro. Ed è innegabile che a Keanu Reeves i panni da samurai donino molto:

Keanu sarà proprio un samurai mezzosangue, metà inglese e metà giapponese.  La regia del fantasy action movie sarà di Carl Erik Rinsch. E ora scusateci, ma dopo aver visto il trailer siamo già in fila per il biglietto.

Ci vediamo al cinema, eh!

Guarda anche:

     Rick Genest foto     

Fonte: GAY.tv

La Barbie umana diventa modella tra blatte e serpenti [FOTO]

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La Barbie umana diventa modella tra blatte e serpenti [FOTO]

La vita ti regala sempre delle sorprese incredibili. Christina Aguilera che torna magra, Keanu Reeves che diventa un samurai e la Barbie umana che diventa una modella tra blatte, serpenti e animali non identificabili.

Della follia passione di Valeria Lukyanova vi avevamo già parlato e fatto vedere numerose foto. La... ehm eccentrica modella ha passato tutta la sua vita a modificare il suo corpo per renderlo il più simile possibile a quello della bambola più famosa al mondo: la bionda ed eternamente giovane Barbie.

Ora, essere la sosia di una bambola non è un lavoro redditizio, soprattutto in tempi di crisi, e allora che ti inventi? Semplice, diventi una modella! La rivista Vice.com ha deciso di realizzare un servizio fotografico di moda tutto dedicato a Valeria dal titolo Space Barbie.

Dietro la macchina fotografica troviamo il genio di Tania Shcheglova e Roman Noven, meglio noti come Synchrodogs. Natura e artificio si mischiano in un equilibrio ipnotico ed elegante, la modella diventa una regina della natura che accarezza blatte, domina serpenti e si confonde con la spuma marina diventando un tutt'uno con gli elementi selvaggi della natura.

Fonte: myportiswaspsays.com

A cura di: Dippy

 

Guarda anche:

Tutte le foto di Valeria Lukyanova
Valeria foto

Fonte: GAY.tv

Hai la Sindrome della Faccia da Stronz* di Victoria Beckham? Scoprilo con un test!

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Hai la Sindrome della Faccia da Stronz* di Victoria Beckham? Scoprilo con un test!

Victoria Beckham ne è la vittima più illustre. Ma la Sindrome da BRF - Bitchy Resting Face, "Faccia da stronz* a riposo" colpisce in egual misura celebrities e persone normali.

La BRF è il vero tormentone del web degli ultimi mesi, tanto che sono nati diversi video su YouTube per imparare a distinguerne i sintomi. Che sono questi: quando si è tranquilli per i fatti propri, e non si pensa a niente in particolare, l'espressione del viso è un misto tra annoiato, incazzato e preoccupato:

Naturalmente, non significa che queste persone siano davvero stronz*, anzi. Anche se sembrano sempre lì lì per commettere un omicidio, le BRF di solito sono amabili, solari e possiedono uno spiccato senso dell'umorismo. Perciò se conosci qualche persona con la Sindrome BRF non discriminarla, ma cerca di conoscerla meglio! Potresti avere grandi sorprese.

Hai il dubbio di essere colpito tu stesso dalla

Sindrome della Faccia da Stronz* ?
Fai il nostro quiz.

 

1. Ti dicono sempre: "Tutto a posto? Hai una faccia oggi!"

 

2. In metropolitana le persone sedute davanti a te ti lanciano occhiate preoccupate e poi si spostano. I tuoi occhi infatti emettono letali raggi gamma.

 

3. I tuoi idoli sono Roberto Saviano, Carlo Cracco e Lucia Annunziata:

 

4. L'animale nel quale ti identifichi è il gatto più incompreso di sempre: Grumpy Cat.

 

5. Se esci in coppia, ti senti sempre chiedere: "Ma voi due avete litigato?". Infatti sprigionate lo stesso entusiasmo della coppia Castellitto-Mazzantini:

 

6. Chi ti conosce bene ti dice: "Quando ti ho conosciut* mi sembravi proprio stronz*, mi stavi antipatic* a pelle". 

 
7. Convivi con il consiglio "Dovresti sorridere più spesso" da quando avevi 7 anni. Ma non l'hai mai seguito.
 

 

Fonte: GAY.tv

Le groupies di Al Bano e altre notizie che non volevi sapere

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Le groupies di Al Bano e altre notizie che non volevi sapere

Anche questa settimana, indispensabili come una lezione di buongusto per Snooki & Jwoww, arrivano le notizie che non volevi sapere ma che, tutto sommato, un clic non costa niente e la curiosità è tanta...

Le notizie di oggi sono sconvolgenti come la drastica riduzione di peso di Christina Aguilera e poderose come l'incredibile fatturato di Slim-Fast. Dai baci gay in un bagno di una chiesa all'annuncio di affitto più strano passando per i capelli di Beyoncè: ecco a voi le notizie più folli ed inutili della settimana!

magnifico!

A.A.A. Cercasi ragazzo gay per affitto con... sorpresa!

La cosa più difficile da trovare oggi come oggi? Un coinquilino perfetto. Chi si è imbattuto nell'arduo compito sa di cosa stiamo parlando: innumerevoli colloqui, gente assurda e, molto spesso, poco incline all'igiene personale. Allora come fare per accaparrarsi il coinquilino perfetto? Semplice, offrire un... servizio extra!

 Annuncio affitto nudo 

Un ragazzo etero di New York ha avuto l'assurda idea di postare un annuncio in cui compare completamente nudo e molto... “felice con l'intento di attrarre un coinquilino gay. Se vi state chiedendo perché un ragazzo etero cerchi un ragazzo gay come coinquilino... beh ecco la risposta:

Perché voglio un compagno di stanza gay?
1) perché solitamente ai gay non dispiace pulire, ed eventualmente raccogliere quel che trovano in terra. Compreso il mio bucato.
2) solitamente i gay sono dei cuochi abbastanza preparati, e a loro non dispiace cucinare per uomini etero.
3) sono degli ottimi arredatori, e trasformano il tutto in qualcosa di accettabile.


Le cose che posso darvi:
1) un ragazzo hot, che va spesso in giro in mutande ;-)
2) farmi succhiare il c@**o un paio di volte a settimana.
3) un massaggio rilassante dopo il lavoro.

Sorvolando sulla lunga lista dei luoghi comuni sui gay (bravi ad arredare!?), il ragazzo non si fa scrupoli a mostrare il suo corpo ma non il suo viso... problemi?! Comunque se volete vedere il fisico senza censure dell'aitante ragazzo trovate la foto qui.

  Ursula sexy body  

Esistono delle groupies di Al Bano

Il cantante fastidioso e molesto come una zanzara bulimica ha rilasciato una dichiarazione shock: anche lui, come Mick Jagger, aveva delle groupie. E ci dava dentro da matti.

Ora, non ci sconvolge più di tanto l'idea di Al Bano che ci dà dentro come un riccio (in effetti un po' sì) ma il fatto che, ancora oggi, il cantante ha delle groupie che lo seguono e che lo vogliono! Beh almeno secondo le dichiarazioni del signor Carrisi che, al sito Express.de, ammette:

Anche adesso alle groupie non riesco a dire di no. L’amore è importante, l’amore è parte della vita e il piacere del fare sesso non passa nemmeno con l’età.
Se trovo una donna che mi piace, la invito a venire da me. Non serve spiegare cosa succede nel dettaglio, vero?

Che uomo, che charm e che eleganza! Nel frattempo ci comunicano che la casa produttrice del Viagra sarà lo sponsor ufficiale del tour di Al Bano.

     Scream     

Richard Madden limona pesante nei bagni delle chiese

Dopo aver visto quel gran manzo di Richard Madden completamente nudo nella terza stagione di Game of Thrones [guardalo qui] pensavamo di aver visto tutto sul riccioluto e sexy Robb Stark e invece... spunta il video della limonata gay in un bagno di una chiesa!

In un episodio della serie tv Sirens, un giovane Richard Madden entra in chiesa e, dopo uno scambio di sguardi con un aitante carpentiere (Scott Ryan Vickers), si ritrova invischiato in un intreccio di lingua e muscoli nel bagno. Non vogliamo anticiparvi nulla anche perché... potete vedervi il video!

     Wow
     

Studio Aperto resuscita Andy Warhol grazie a Lady Gaga

Ok, Studio Aperto non è il massimo del giornalismo italiano e sì, è stato l'unico ad aver confuso Jay-Z con J-Ax... ma riesumare Andy Warhol ci sembra davvero troppo!

Il giornalista Heather Parisi tipo, parlando del nuovo album di Lady Gaga, confonde il nome e lo chiama PopArt [Guarda il video qui al minuto 28:52]. Ora... voglio dire, tutti sanno cos'è la PopArt e tutti sanno che il nuovo album della Germanotta è ArtPop... allora perché confondere le due cose? Che ci sia un disegno sotto? Una cospirazione degli illuminati? Oppure hanno tolto l'aria condizionata a Studio Aperto causando allucinazioni e svarioni di massa? Il mistero si infittisce...

Fonte: BitcyF

       Idioti       

Sara Tommasi è imbarazzante anche per Facebook

Sara Tommasi è impazzita. Più o meno dal 1981 ma ora ha raggiunto livelli incredibili con delle dichiarazioni che hanno fatto impallidire anche Facebook. E dire che Facebook è abituato alla follia...

Tutto è cominciato con il primo post indirizzato alla Minetti in cui Sara ammette di essersi portata a letto Guè Pequeno che voleva farlo in tre con Jack la furia che, però, è stato spedito a casa perché sotto c'era “la miccia di un bambino”.

          Sara Tommasi Facebook          

Come se non bastasse Super Sara torna alla carica parlando del pene di Fedez (14 cm) e delle escort di Marracash. Ora, non sappiamo se le deliranti affermazioni di Sara Tommasi siano vere ma, dobbiamo ammetterlo, sono estremamente divertenti tanto da far chiudere la pagina Facebook. Sara, torna presto a deliziarci con altre perle di gossip poraccio. Ci manchi.

Fonte: Bonsai.tv

           Disonorata           

Beyoncé ha bisogno di una nuova parrucca

Il ventilatore è il modo più ecologico e vintage per combattere il caldo e creare un tocco scenico durante il tuo concerto. Peccato che ci siano delle contro indicazioni, soprattutto se hai dei capelli lunghi e folti come quelli di Beyoncé.

La cantante, durante il Mrs. Carter World Tour, è stata risucchiata per i capelli da un ventilatore di scena. Non abbiamo la minima idea del perché e di quale teoria della fisica abbia agito nell'incastro dei lunghi capelli di Beyoncé. Secondo Studio Aperto la colpa è di Gaga Lady per l'uscita del suo album Pop Art. Morale della favola? I capelli di Beyoncé sono sani e salvi e concederanno un'intervista a Barbara d'Urso.

             Barbara d'Urso             

Il regalo che nessuno vorrebbe mai ricevere: il penolino

Ebbene sì, chiamate Susanna Messaggio e riesumate l'ippopotamo blu: sono arrivati i penolini. Cosa sono? Una sorta di mini pannolini da applicare all'apice del vostro “piccolo amico”. Basta con le fastidiose perdite, basta con le gocce selvagge... da oggi potete usare i penolini!

Ovviamente si tratta di un Chindogu, parola giapponese per indicare un oggetto teoricamente utile ma così imbarazzante e assurdo da risultare... inutile! Il video è molto divertente e l'idea altrettanto, certo nessuno comprerebbe mai dei penolini. Immaginate l'imbarazzo alla cassa: “Si signora, io indosso dei penolini e ne vado fiero!”

Uomini nudi negli spogliatoi

Peeta mostra la pagnotta alle ragazze... forse.

L'affascinante e biondissimo Peeta di Hunger Games 2 ha mostrato la sua “pagnotta segreta” a molte ragazze su internet. No, Josh Hutcherson non è diventato un maniaco sessuale... almeno per ora.

Rumors non confermati e identificati (ovvio, sono rumors!) affermano che il giovane attore si sia iscritto ad un sito di appuntamenti online con lo pseudonimo di Connor. Come se non bastasse sembra che lo spavaldo Josh abbia inviato ad alcune ragazze una suo foto completamente nudo e “su di giri”. Non ci credete? Allora guardate la foto qui... ma solo i maggiorenni!

Peeta nudo?

Fonte: GAY.tv

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