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Lo Sconosciuto del Lago: i 5 veri motivi per andare a vederlo [FOTO]

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Lo Sconosciuto del Lago: i 5 veri motivi per andare a vederlo [FOTO]

Sì, c'è la locandina "scandalosa". Sì, ci sono le scene di sesso gay esplicito (tante). Sì, ci sono tanti uomini nudi (e boni da paura).
Ma Lo Sconosciuto del Lago è un film che merita di essere visto non solo per questi (banali) motivi.  È un film bellissimo, un piccolo capolavoro tanto che Jacques Mandelbaum, su Le Monde, si chiede: perché questo film a Cannes non era in concorso?

Guarda la locandina "scandalosa"

Lo Sconosciuto del Lago ha comunque vinto come migliore regia nella sezione Un Certain Regard, dedicata alle opere "di nicchia". E al di là dei contenuti forti (sesso occasionale, nudo integrale, omofobia violenta - tematiche di sicuro appeal commerciale e, diciamolo, sapientemente sfruttate dal marketing del film) ci sono almeno 5 ottimi motivi per cui, se amate il cinema, non potete perdervi questo film. Eccoli.

1. Perché è un modo nuovo di raccontare il sesso
Potrebbe sembrare gratuito, ma, a ben vedere, il sesso ha una funzione ben precisa in questa storia: ne è il motore. Il regista Alain Guirardie ha spiegato: 
L'amore e la passione possono essere sentimenti edificanti, ma hanno una natura principalmente sessuale. L'obiettivo era affrontare questo contrasto creando delle sequenze in cui l'emozione dell'amore si combinasse con l'oscenità del sesso, senza tenere la nobiltà dei sentimenti da una parte e le funzioni triviali degli organi sessuali dall'altra. Tutto ciò ha richiesto naturalmente un grande investimento da parte degli attori e la domanda chiave è diventata presto: fino a che punto potranno spingersi? Ma anche: fino a che punto io stesso voglio portarli? 

Il sesso non è peccaminoso, è anzi una cosa pura, spontanea, da consumare nel bosco, in una sorta di Eden primordiale che, però, è perduto per sempre:
La sessualità espressa nel film, attraverso il personaggio di Franck, ha una spontaneità quasi infantile, libera da tutte le pressioni sociali, dal matrimonio, dalla procreazione. In realtà non è sempre stato così, nel mondo gay come in quello etero. Dopo la liberazione sessuale degli anni settanta, ci sentiamo quasi obbligati alla pratica del sesso. I posti per incontrarsi in libertà, come la riva del lago del film, sono sempre meno e vengono sostituiti dai sex club con ingresso a pagamento. Gli interessi economici hanno avuto il sopravvento sull'amore libero e il sesso diventa oggetto di consumo.
 

CLICCA PER VEDERE UNA  CLIP ESCLUSIVA
DE LO SCONOSCIUTO DEL LAGO
(ATTENZIONE, NUDO INTEGRALE)

2. Perché è divertente

Il film è un classico noir, ma deliziosamente grottesco, in bilico tra tragedia e commedia, tra reale e fantastico. Non mancano i momenti di puro divertimento, come quando un guardone sorprende Michel e Franck a chiacchierare sotto i cespugli e viene gentilmente invitato a "Ripassare più tardi, quando faremo sesso, ora ci stiamo solo facendo gli affari nostri"...

3. Per gli attori

Tutti da tenere d'occhio, in particolare il bellissimo Christophe Paou/Michel, una vera e propria statua greca che con la sua bellezza dirompente e ambigua è la vera gemma del film.

Tutte le foto  hot di Christophe Paou (senza censura)

4. Per la regia

È difficile pensare di costruire un intero film con così pochi elementi: un'unica ambientazione (il lago), tre soli personaggi principali, niente colonna sonora (solo suoni naturali in presa diretta), solo luce naturale (anche nelle molte scene girate a sera inoltrata) e una trama semplicissima. Eppure Lo Sconosciuto del Lago ci riesce e la scelta così minimalista lo rende una sorta di favola o racconto mitologico, una tragedia greca incentrata sulle grandi passione umane - l'amore, la passione, la morte, l'amicizia- che si dipanano in uno scenario naturale immobile, eterno, non giudicante. 

5. Perché per la prima volta un film gay è una metafora del mondo etero

Questo è un film a tematica omosessuale che però è una metafora della società moderna, non solo gay. La società dei consumi ha snaturato i nostri impulsi primari, come la sessualità, rendendoli oggetti di consumo. Il personaggio di Michel incarna tutto questo: nelle parole del regista Michel è "un cercatore di piacere, un consumatore di sesso con un fisico da surfista.  È forte, sicuro di sé, emotivamente freddo e una volta che si è divertito con qualcuno se ne libera".  

Fonte: GAY.tv


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