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Robbie Rogers gay: “Dopo il coming out è impossibile restare nel mondo del calcio”

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Robbie Rogers gay: “Dopo il coming out è impossibile restare nel mondo del calcio”

L'ex calciatore americano Robbie Rogers ha sorpreso tutti con il suo coming out e con la sua decisione di lasciare per sempre l'ambiente sportivo. Oggi torna a parlare di come, nell'ambiente calcistico, sia impossibile dichiararsi gay e continuare a giocare.

Robbie Rogers coming out
Robbie Rogers fa coming out: "Sono gay e lascio il calcio"

Nel calcio professionistico è impossibile dire di essere gay. Nessuno ci è riuscito, una volta fatto coming out è impossibile rientrare in quel mondo, è triste dirlo ma è così.” Robbie Rogers si sfoga al The Guardian spiegando perché, dopo il suo coming out, ha deciso di abbandonare il mondo del calcio lasciando tutti di stucco. L'ex sportivo 25enne ha infatti dichiarato:

Mi domando cosa sarebbe accaduto se avessi annunciato che sono gay continuando a giocare. Forse niente, forse i miei compagni del Leeds mi avrebbero dato una pacca sulle spalle e detto ‘bravo’.
Ma i tifosi allo stadio non me l’avrebbero fatta passare liscia.
E nel calcio ho incontrato allenatori che dicevano, ‘non passare la palla come un frocio’, per cui sono certo che non sarebbe stato facile.


Robbie Rogers shirtless in compagnia di un amico

 

Insomma di nuovo la vecchia storia dell'omofobia nel calcio. Possibile che sia tutto vero e che oggi, nel 2013, l'omosessualità sia ancora un tabù nel mondo calcistico?

Il mondo del calcio è pieno di gente molto in gamba e tanti calciatori sono persone di grande umanità. Ma può anche essere uno sport brutale che ti ferisce gravemente e ti distrugge.
Forse molti dei tifosi non sono omofobi, ma credo che se avessi rivelato la mia omosessualità mentre ancora giocavo la cosa non sarebbe passata inosservata.
Se avessi giocato bene, i fans e forse anche i media avrebbero notato che il calciatore gay gioca bene. Se avessi giocato male, sarebbe successa la stessa cosa e anche di più.
Tutto avrebbe ruotato attorno alla mia omosessualità.


Robbie Rogers su Instagram

Un calciatore gay, per poter continuare a giocare tranquillamente, non può fare coming out. Questo il pensiero, condivisibile o meno, di Robbie Rogers: “Spesso si dice che nel gruppo, nel mondo del calcio non c'è questa mentalità 'ottusa', ma no credete, c'è sempre voglia di prendere in giro per questi aspetti”. Certo, mollare tutto ed andarsene non è la strategia migliore per far cambiare le cose, Robbie Rogers poteva diventare un simbolo per i calciatori gay che vogliono continuare a giocare ed essere se stessi. Sara per il prossimo coming out.

Fonte: GAY.tv


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